In Kenya per insegnare l’agricoltura: a Nicola va il “Premio bontà” dell’Ave

Rovello Il riconoscimento allo studente della scuola agraria di Minoprio e ai suoi compagni: «Vogliamo tornare in Africa, il nostro progetto è coltivare un orto per sessanta bambini»

Vogliono ritornare in Kenya alcuni dei quattro studenti che, dopo aver terminato gli esami di maturità dell’istituto agrario della fondazione Minoprio, sono andati in Kenya per portare avanti un progetto di volontariato internazionale, riguardante la coltivazione di un grande orto nella città di Nanyuki, in collaborazione con una comunità di ragazzi.

Assieme al rovellese Nicola Vincenzi, di 19 anni, hanno partecipato all’attività i coetanei Giorgia Ragazzini di Cantù, Federico Garbagnati di Cermenate e Francesca Roveda di Turbigo.

«Sono un esempio»

«Sono dei ragazzi da prendere ad esempio – sottolinea Rinaldo Guerini, presidente dell’Ave – che hanno dedicato le loro vacanze a un concreto impegno di solidarietà, a loro consegneremo delle pergamene, come riconoscimento per l’impegno concretamente dimostrato verso gli altri. Nel contempo intendiamo anche assegnare loro anche il nostro premio bontà di 200 euro, che ci hanno già detto voler mettere a disposizione dell’attività a cui vogliono continuare a contribuire» .

Come detto, alcuni dei giovani sono pronti a tornare nuovamente in Kenya pe dare ancora una mano a concretizzare il progetto che sarà nel contempo portato avanti anche da da altri studenti dell’istituto agrario. A sostenere i giovani volontari è l’Associazione verde età, da sempre in prima linea sul fronte del sociale, che ha a più riprese organizzato dei mercatini per mettere a disposizione dei giovani dei concreti aiuti.

«Vi destineremo i fondi raccolti anche con i prossimi mercatini - fa sapere il presidente Guerini - sia per consentire ai ragazzi di tornare nuovamente in Kenya, che per contribuire a sostenere concretamente l’importante attività di solidarietà che i ragazzi si sono impegnati a promuovere in prima persona».

L’Ave ha intanto anche avviato una raccolta di materiale scolastico che i giovani potranno poi portare in Kenya. Sono già stati tanti i rovellesi che hanno raccolto l’appello diffuso dal gruppo, anche tramite i social, che hanno cioè iniziato a portare diverso materiale scolastico al centro raccolta rifiuti (gestito dall’Ave per conto del Comune), che va dalla carta, alle penne ai gessetti per le lavagne e altro ancora; la raccolta del materiale, utile per organizzare le diverse attività scolastiche in Kenya, è ancora in corso.

L’Ave vuole insomma continuare a porsi al fianco degli studenti che hanno trascorso le loro vacanze ad impegnarsi per gli altri e che ora sono pronti a rimboccarsi nuovamente la maniche per proseguire e cercare di portare il più possibile a termine il progetto già avviato.

L’obiettivo

«In sostanza, con i nostri insegnanti,abbiamo preparato un progetto riguardante specialmente il sistema d’irrigazione e il piano della rotazione delle coltivazione per un orto, in Kenya che servirà poi per mantenere una sessantina di bambini, dai 13 ai 14 anni, i quali continueranno a seguirlo in futuro – spiega Nicola Vincenzi –L’obbiettivo è infatti anche di formare in questo modo i ragazzi più grandi per poter trovare un’occupazione o avere comunque nel prossimo futuro delle maggiori chance lavorative».

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