In quattromila con i tetti da riparare. Appello del Cna: «Imprese, fatevi avanti»

Maltempo e grandine Necessari interventi con la massima urgenza: a rischio l’abitabilità di molte case. Alcune hanno coperture in eternit. Diodato: «Serve un elenco di specialisti disponibili»

L’emergenza maltempo della scorsa settimana ha danneggiato i tetti di un’ampia zona in Brianza e non solo. In particolare a Turate si stima che 4mila cittadini abbiano bisogno con la massima urgenza di interventi di sistemazione ai tetti di casa perché, in caso di nuova pioggia, potrebbero danneggiarsi ulteriormente gli interni, fino a mettere a rischio la possibilità di abitare nelle case.

Sono direttamente i cittadini a dover affidare i lavori alle imprese, in genere piccole o medie perché si tratta di lavori per privati e difficilmente questo tipo di opere intercetta le grandi imprese. Nella situazione di emergenza, ai danni si aggiunge la difficile reperibilità di imprese per un’enorme mole di lavoro.

«Sono introvabili, tutte alle prese con riparazioni di tetti, per questo lanciamo un appello. Perché si riesca a fornire all’amministrazione comunale di Turate un elenco di imprese disponibili in questa fase» spiega Pasquale Diodato, presidente Cna del Lario e della Brianza, a sua volta contattato dal sindaco di Turate, Alberto Oleari, con l’idea di raccogliere un elenco di imprese serie e riconosciute che appartengono ad associazioni di categoria, questo a garanzia dell’affidabilità delle aziende artigiane e quindi a tutela dei cittadini.

Il ruolo dell’amministrazione comunale è solo di tramite. Sarà poi ogni singolo committente a decidere chi incaricare dei lavori e a sostenerne i costi.

L’appello è già stato diffuso presso le imprese di Cna Lario e Brianza e altre realtà si stanno attivando per cercare di convogliare su un’emergenza non procrastinabile le energie, competenze e il tempo disponibile dei professionisti specializzati negli interventi sui tetti. Tutto questo accade a fine luglio, quando le ferie sono già programmate e si lavora a ranghi ridotti. «All’urgenza concorre il fatto che alcune case tra le più vecchie hanno una copertura in eternit e va ripristinato con grande tempestività il tetto in coppi perché non si ammalori aggiungendo gravità alla situazione» ha osservato Diodato che ha provveduto a sollevare l’attenzione anche a livello regionale. Questa attivazione estesa delle imprese su un problema oggettivo e comune potrebbe essere l’embrione di un sistema organizzato di realtà artigiane e non che, in caso di calamità ambientali, possa agire con tempestività, arrivando a sistemare i danni in modo organizzato, senza dover intervenire sempre in emergenza.

«Potremmo pensare a un elenco di specialisti che agiscono subito dopo la protezione civile – conclude il presidente di Cna Lario e Brianza – una sorta di pool selezionato per competenze e disponibilità che, superata la primissima emergenza che riguarda le persone, è in grado di intervenire su abitazioni e impianti. Uno strumento a servizio e a tutela dei cittadini che rimangono naturalmente liberi di sceglie se e a chi affidarsi. Ma il vantaggio potrebbe essere di avere già pronto un elenco di riferimento certo e affidabile con i nomi di aziende e artigiani competenti per i diversi ambiti» senza aspettare la prossima emergenza.

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