
Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Martedì 06 Maggio 2025
Inchiesta sulle curve dei tifosi. Usura, arrestato un turatese
Giudiziaria Operazione della Direzione distrettuale antimafia di Milano. In carcere un uomo di 38 anni per l’accusa di aver chiesto interessi al 400%
Turate
Nuova ondata di arresti – in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere e ai domiciliari – in seguito alle indagini nate dal procedimento penale “Doppia curva” che aveva messo al centro dell’attenzione le curve ultras dell’Inter e del Milan e soprattutto i vertici che le gestivano ritenute eccessivamente vicine alla malavita.
Tra le persone finite in carcere in questa seconda stretta firmata dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano – su indagini di Polizia di Stato e Guardia di Finanza – c’è anche un uomo di 38 anni attivo nel campo degli infissi e residente a Turate, Davide Scarfone. All’arrestato, originario della Calabria, viene contestato l’aver avuto un ruolo, in concorso con altre quattro persone, nell’attività usuraia contro un imprenditore del Comasco con tassi che potevano anche arrivare al 400%.
Attività portata avanti con Antonio Bellocco – poi ucciso – che era ai vertici della curva dell’Inter. Secondo quanto è stato contestato dalla Dda, tra l’altro, proprio Bellocco avrebbe poi brigato – assieme all’altro capo ultras neroazzurro poi arrestato, Andrea Beretta – per organizzare un evento promozionale con la presenza di esponenti della società meneghina. Al trentottenne di Turate viene contestata l’usura (come detto in concorso) aggravata dall’aver agito per favorire l’associazione mafiosa dei Bellocco.
In totale, all’imprenditore comasco sarebbero stati chiesti dai diversi indagati (non da Scarfone) 432 mila euro (dopo un prestito che era stato di 393 mila euro, restituito integralmente), 7.365 euro (come inizio di restituzione di 44 mila euro prestati) mentre Bellocco avrebbe prestato 36.500 euro pattuendo interessi al 400%. E proprio a questo punto sarebbe comparso il serramentista con casa a Turate, che si sarebbe presentato al cospetto della vittima per brigare e fare riottenere una somma (dicendo che i soldi ai Bellocco li aveva dati lui) di circa 25 mila euro.
Il trentottenne di Turate era emerso nelle indagini sulle curve di Inter e Milan nel novembre 2023, ed all’epoca era – da quanto è stato possibile ricostruire – un personaggio non conosciuto dagli inquirenti e senza precedenti. In uno dei servizi di osservazione era però stato visto Bellocco salire a bordo dell’auto di Scarfone per parlare proprio di un evento sportivo in cui cercare di coinvolgere anche rappresentanti della squadra dell’Inter per «fare una bella figura».
Tornando agli arresti di ieri mattina, per cinque indagati il giudice ha disposto il carcere mentre per altri due la decisione è caduta sui domiciliari.
I reati contenuti nella misura cautelare parlano a vario titolo di estorsione, usura ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Tutte le vicende in questione erano già emerse nel corso delle indagini del procedimento “Doppia Curva”, ma sono state approfondite e meglio delineate con le dichiarazioni delle persone offese, con gli interrogatori resi da Andrea Beretta e con approfondimenti di natura finanziaria.
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