Incidente in moto a Lurate, giovane muore dopo tre mesi di coma

Il lutto Antonio Russo, 25 anni, era andato con la sua Harley-Davidson contro la rotonda sulla Varesina. I genitori hanno sperato fino all’ultimo. La fidanzata: «Sei volato in cielo troppo presto, avevamo mille cose da fare»

Si è spento dopo tre mesi in ospedale Antonio Russo, 25 anni, vittima di un incidente in moto nella notte tra il 29 e il 30 settembre scorso.

Senza coinvolgere altri veicoli, era andato a impattare contro la rotonda tra la via Varesina e la via XXV Aprile. Aveva perso il controllo della propria Harley-Davidson volando per una trentina di metri prima di finire rovinosamente sull’asfalto. Da allora non si era mai ripreso. Tre mesi e una settimana di coma, diversi interventi, ma senza mai riprendere conoscenza. Nell’ultimo mese aveva aperto gli occhi e questo aveva alimentato le speranze dei suoi genitori - da tre mesi trasferitisi dalla Sicilia nel Comasco per stare vicini al loro primogenito – e della fidanzata Eleonora Quatra che non l’ha mai lasciato solo. Venerdì una febbre alta ha fatto presagire il peggio, fino all’arresto cardiaco nelle prime ore di sabato.

«Eri la purezza fatta persona»

«Promettimi che verrai a trovarmi tutte le notti», la richiesta di papà Paolo e la mamma Tiziana l’ha ringraziato «Per avermi dato la possibilità di essere tua madre». I genitori: «Eri la purezza fatta persona». Originario di Floridia, in provincia di Siracusa, terminati gli studi a giugno di cinque anni fa, il settembre successivo si era trasferito nel Varesotto, a Malnate, per realizzarsi professionalmente. Dopo aver lavorato come tornitore nel Varesotto, a novembre aveva trovato occupazione in Svizzera.

«I suoi due grandi progetti erano entrare a lavorare in Svizzera e acquistare una Harley-Davidson e sembra quasi che, dopo averli raggiunti entrambi da poco, potesse calarsi il sipario sulla sua vita. Aveva preso la moto da poco, così come la patente per guidarla. L’unica amara consolazione è che se ne sia andato via facendo quello che più amava – dichiara la fidanzata - Sei volato in cielo ancora troppo presto, avremmo dovuto fare altre mille cose, però il destino ha voluto così, che venerdì notte tu volassi in cielo lasciando per sempre un vuoto in me e in noi. Sembra una coincidenza. Settimana scorsa erano trascorsi tre mesi dall’incidente avvenuto di venerdì notte alla stessa ora in cui te ne sei andato. Non ti dimenticherò mai, porterò sempre vivo il tuo ricordo. Il ricordo di te con quel sorriso e con quegli occhi che fino a pochi giorni fa mi hanno guardata». Poi una promessa d’amore: «Ora sarai il mio piccolo angelo che porterò sempre nel cuore, perché sì, tu un posto nel mio cuore ce l’avrai sempre finché vivrò. Proteggimi da lassù amore mio, un giorno ci rincontreremo, promesso. Riposa in pace amore mio. Vivrai sempre nel mio cuore e nella mia mente».

Funerali in Sicilia

La giovane aggiunge: «Mentre lo salutavo per l’ultima volta, ho visto un gatto nero che si aggirava nei pressi della camera mortuaria. L’ho collegato subito a lui perché mi diceva sempre che avrebbe preso un gatto nero più avanti. Sono sicura che fosse lui».

Ruggero Quatra, padre di Eleonora, si era subito affezionato a quel: «Ragazzo d’oro, educato e rispettoso. Sempre sorridente, altruista e disponibile». Lo conferma anche la solidarietà di parenti, amici e semplici conoscenti che da giorni sta avvolgendo i genitori e la fidanzata.

Stamattina la salma sarà trasferita in Sicilia, dove giovedì si svolgeranno i funerali.

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