«La palazzina incendiata è inagibile». Tre famiglie sono senza una casa

Uggiate con Ronago. L’ordinanza del sindaco in seguito al rogo che ha bruciato il tetto. Tettamanti: «A disposizione degli sfollati un appartamento comunale in Villa Raschi»

Uggiate con Ronago

La palazzina trifamiliare di via Arzia a Ronago è inagibile: nessuno deve entrare, tranne chi è espressamente autorizzato.

Lo stabilisce l’ordinanza firmata in queste ore dal sindaco Ermes Tettamanti in seguito all’incendio che lunedì ha distrutto 300 metri quadrati di tetto e sottotetti, con caduta di acqua e di materiali nei locali abitati da nove persone, cinque in viaggio, quattro sistemate presso parenti.

« Se ci fosse necessità – sottolinea il sindaco – possiamo mettere a disposizione un appartamento in Villa Raschi di Ronago, di proprietà comunale. E’ stato rilasciato da inquilini qualche mese fa, è ammobiliato». I vicini di casa hanno offerto aiuto, ma anche la proprietaria di un appartamento vuoto a Ronago ha proposto ospitalità e il Comune ne tiene conto, nel caso di richiesta.

Intanto, con la Polizia Locale Terre di Frontiera, la geometra Cristina Pizzamiglio, responsabile dell’edilizia privata dell’ufficio tecnico comunale, ha effettuato nuovi sopralluoghi, dopo gli interventi d’emergenza di lunedì, maxi mobilitazione di forze dell’ordine e della sicurezza, vigili del fuoco, carabinieri, Guardia di Finanza, Sos di Olgiate Comasco, amministratori comunali.

Il primo ad intervenire, il vicecommissario della Polizia Locale, Matteo Gobbi che ha chiuso le utenze di energia elettrica e gas ed ha tolto le manichette degli idranti, perchè fossero pronti all’arrivo dei vigili del fuoco che hanno lavorato per cinque ore sugli spegnimenti e gli smassamenti. In tutta la zona, viste le colonne di fumo s’è diffusa l’apprensione, attutita quando è stato comunicato che non c’erano feriti. Ma si sono diffuse anche voci anomale, per così dire e tra queste, gli idranti all’asciutto: illazione smentita, poiché gli idranti disseminati sul territorio di quella che era l’Unione dei Comuni Terre di Frontiera sono tutti in funzione e vengono regolarmente controllati a scadenze programmate.

« Fino al completo ripristino delle condizioni di sicurezza, l’immobile al numero 41 di via Arzia a Ronago rimane inagibile ed inutilizzabile», premette l’ordinanza che, ovviamente, non accenna alle cause scatenanti il rogo. Secondo una prima ipotesi, sarebbe dovuto al malfunzionamento della canna fumaria del camino di una delle tre unità immobiliari. Nella prima foto scattata sul posto sono evidenti le fiamme e il fumo nero e denso in uscita dal comignolo.

Sarà l’inchiesta a stabilirlo, come sono in corso gli accertamenti sulle responsabilità di un episodio concomitante con il pieno dell’emergenza in via Arzia. Verso le 18.30 di lunedì, passanti e vicini di casa hanno notato un focherello acceso sullo spiazzo di cantiere della scuola in costruzione in via Roma ad Uggiate. Sarebbero stati bruciati sacchi vuoti di cemento, fatto già di per sé vietato e i resti continuavano ad ardere, suscitando preoccupazione, anche perchè la zona è cintata ed è proibito l’ingresso.

Sono intervenuti dapprima i carabinieri che hanno buttato terriccio e l’assessore Vittore Varsalona con un secchio d’acqua, spegnendo così anche la concitazione. Due chilometri più in là era già alta.

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