L’Ancora, 40 anni in aiuto ai fragili. Festa con il ministro

Olgiatese. In tanti hanno partecipato all’evento per celebrare l’anniversario della storica cooperativa. Locatelli: «Una struttura con percorsi innovativi»

Lurate Caccivio

«Ci troviamo bene a L’Ancora, ci sentiamo a casa». Dalla viva voce dei “ragazzi” della Cooperativa sociale L’Ancora la testimonianza più autentica di 40 anni di solidarietà, impegno, crescita condivisa e speranza, celebrati sabato con una cerimonia molto partecipata, alla presenza del ministro delle disabilità Alessandra Locatelli.

Festa iniziata con un corteo dei ragazzi de L’Ancora, sulle note della banda cittadina, e finita coi loro racconti. Autorità, associazioni, cittadini, le delegazioni dei gemelli di Masquefa e Fusine hanno condiviso il 40esimo del Centro socio educativo per persone con disabilità di via Monterotondo. Realtà che, come evidenziato anche da Andrea Catelli direttore del Consorzio servizi sociali dell’Olgiatese, si è distinta per: «Capacità innovativa e di rinnovamento» diventando un punto di riferimento per il territorio.

I genitori

«L’Ancora è nata dal desiderio e dal bisogno di alcuni genitori che cercavano un luogo accogliente per i propri figli – ha ricordato la presidente Paola Ruffini - Da quel piccolo inizio è cresciuta una realtà che oggi è conosciuta, riconosciuta e amata sul territorio. Non è stato sempre facile, ma ogni volta abbiamo trovato la forza di rialzarci grazie al coraggio, alla passione e soprattutto la presenza dei nostri ragazzi. Sono loro, coi loro sorrisi, progressi e sfide quotidiane, a ricordarci ogni giorno perché vale la pena impegnarsi».

La risposta a un bisogno

Una risposta di comunità a un bisogno. «L’Ancora è stata una delle prime strutture a fare percorsi innovativi di presa in carico delle persone con disabilità e delle famiglie. Senza questa comunità, che vuol dire famiglia, operatori, volontari, istituzioni, associazioni, cittadini, nulla di questo esisterebbe – ha sostenuto il ministro – E’ fondamentale fare rete, costruire un percorso per i ragazzi e le loro famiglie. Partirà dai primi del 2026 anche a Como la sperimentazione della riforma sulla disabilità. E’ una grande sfida perché mette al centro la persona con la sua famiglia, i suoi desideri e diritti di scegliere di vivere una vita il più possibile dignitosa dal punto di vista non solo dell’approccio sanitario, ma soprattutto sociale e relazionale. Dobbiamo vedere le potenzialità nelle persone, non i limiti; ciò significa che nella nostra comunità ogni persona ha diritto alla piena cittadinanza attiva. E’ l’obiettivo della riforma». Più di un anniversario. «Oggi celebriamo un sogno diventato comunità – ha sostenuto il sindaco Serena Arrighi - Quarant’anni fa, un gruppo di genitori che viveva la fatica e la gioia di crescere un figlio con disabilità pensò che da quella fragilità potesse nascere un futuro diverso: un luogo di accoglienza e di speranza. Da quel sogno è nata L’Ancora. Per tante famiglie è stata ed è un punto di salvataggio, una certezza cui aggrapparsi nei momenti più difficili. Oggi, quell’Ancora non è solo un centro: è un pezzo del cuore di Lurate Caccivio. È una risposta concreta a tante famiglie, ma anche a tutta la nostra comunità, che in essa riconosce il valore dell’inclusione, della solidarietà e della dignità di ogni persona. Non è un luogo di assistenza, ma di vita».

La Regione

La Regione, rappresentata dall’assessore Alessandro Fermi, dai consiglieri Marisa Cesana e Angelo Orsenigo, con un pubblico riconoscimento a quattro dei fondatori - Piercarlo Scotti, Luigi Donà, Silvano Arrighi e Carla Tramontana - ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito a far nascere e crescere L’Ancora.

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