Il duro colpo del maltempo nel Comasco, sfollata famiglia con tre bimbi: «Non sappiamo dove andare»

Lomazzo Intervento nella notte nella casa di Manera ritenuta inagibile. Il tetto era già stato danneggiato. Trovata una sistemazione in albergo

«Sono molto preoccupato, non ho parenti in zona e in questo momento non avrei saputo proprio dove altro andare».

È il racconto di un immigrato nordafricano, da tempo residente in città in un alloggio di proprietà che, con la sua famiglia, è stato assistito dal Comune dopo che nella notte tra domenica e lunedì, i vigili del fuoco sono intervenuti nella sua abitazione in via Roma, nella frazione Manera, dove stava piovendo acqua dal tetto, danneggiato dalla grandinata e dalla tempesta abbattutasi nei giorni scorsi nella Bassa comasca. A seguito del maltempo dello scorso fine settimana, l’alloggio dove vive con la moglie e i tre figli – di 7, 4 e 2 anni - è di fatto risultato inagibile. Si è così reso necessario trovare subito un’altra sistemazione per il nucleo famigliare.

L’emergenza

Sul posto è intervenuto anche il sindaco Gianni Rusconi: già nel corso della notte il Comune ha provveduto a trovare per la famiglia una sistemazione provvisoria in un albergo,in città; la situazione è seguita dai servizi sociali. Il tetto dell’abitazione era già stato in parte riparato, ma servirebbero altre sistemazioni; Lomazzo, con gli altri Comuni della Bassa comasca, assieme a quelli del saronnese, ha sollecitato alla Regione i ristori per i privati, proprio perché sono diversi i cittadini in difficoltà nel sostenere i costi delle riparazioni dei danni del maltempo. «Sono subito intervenuto, assieme ai vigili del fuoco, per verificare quanto accaduto l’altra notte – racconta il sindaco Rusconi – sulla base di quanto accertato da parte dei pompieri, abbiamo ritenuto necessario trovare per il momento un’altra sistemazione per la famiglia, in attesa delle riparazioni del tetto dell’abitazione e degli interventi di messa in sicurezza».

Nei giorni scorsi , l’amministrazione comunale ha disposto una serie di controlli i con i droni sulle coperture degli edifici pubblici, per verificare l’eventuale presenza di altri danni oltre a quelli già individuati in precedenza. Da tali accertamenti non sarebbero emersi altri particolari problemi. «I controlli con i droni possono essere attuati soltanto sulle coperture degli edifici pubblici – precisa il primo cittadino – per i quali al momento sono stati “censiti” danni per circa 50mila euro, oltre al cimitero, abbiamo avuto problemi in particolare per quel che riguarda la copertura dell’ex-Casa nobile in via Verdi, nella frazione Manera che ospita la sede della continuità assistenziale, dove nelle scorse settimane ho dovuto emanare una provvisoria ordinanza d’inagibilità: nel giro di un paio di giorni tutte le riparazioni sono comunque state tutte effettuate e i medici sono così tornati regolarmente operativi, le sede è stata quindi riaperta ed è tuttora in funzione».

Verifiche con i droni

Sempre durante lo scorso week-end si erano segnalati problemi per il maltempo anche altrove nella Bassa comasca: in particolare a Rovello Porro, nella notte tra sabato e domenica ha infatti d’un tratto cominciato a piovere dal tetto di un’abitazione, in via Dante, di una famiglia di tre persone, che l’amministrazione comunale del sindaco Marco Volontè ha rapidamente provveduto a traslocare nel centro di accoglienza in precedenza allestito dall’ente locale stesso, in collaborazione con la parrocchia. I proprietari dell’alloggio dove vive la famiglia avevano già previsto di effettuare le necessarie riparazioni della copertura, che inizieranno a giorni; sul posto erano intervenuti anche i vigili del fuoco.

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