«Luigi rimane vivo nei nostri cuori»

Turate Commozione per il funerale del motociclista di 26 anni morto dopo lo scontro con un’automobile

Turate

Un dolore straziante ha pervaso la chiesa dei Santi Pietro e Paolo, a Turate. Una chiesa gremita, tanto che molti hanno assistito alla cerimonia funebre in piedi.

Questo pomeriggio i familiari e gli amici hanno dato l’ultimo saluto a Luigi Carderopoli, 26 anni, rimasto ucciso in un incidente stradale avvenuto nella notte tra domenica 7 e lunedì 8, nella zona di via Vittorio Veneto, al confine con Rovello Porro.

Al termine delle esequie quasi non avrebbero quasi voluto lasciar andar via la bara bianca, poi salutata da un grande applauso e dai palloncini bianchi che sono stati fatti simbolicamente volare in cielo.

Il giovane, che era in sella ad una moto Aprilia, si era scontrato con un’auto: la vettura si era ribaltata, mentre la moto aveva preso fuoco. Per il turatese non c’era stato nulla da fare.

Luigi lavorava come informatico alla multinazionale Irca di Gallarate, specializzata nel settore dolciario. Era un grande appassionato di moto e auto, ed era un tifoso della Ferrari.

«In questo momento noi proviamo una sensazione di vuoto – ha detto don Patrick Pescialli nell’omelia - nel quale vi è però una scintilla di speranza: Luigi rimane infatti vivo nel cuore di tutti coloro che l’hanno conosciuto e che oggi testimoniano quel che ha rappresentato per loro, lasciando qualcosa di profondo, che non dimenticheremo mai; certamente potremo rivederlo e riabbracciarlo in paradiso».

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