Lura, la vendemmia è a rischio - Tra parassiti e ladri di grappoli

Rovello Porro La vigna del Parco deve superare ostacoli naturali e umani - L’obiettivo è reintrodurre la coltivazione di uva Merlot come nel ’700

Roovello Porro

Obiettivo vendemmia per la vigna nel Parco Lura nelle immediate vicinanze del territorio Rovello, che sta affrontando e superando le tante difficoltà causate dagli infestanti.

I problemi sono stati determinati in particolare da parte della Popillia japonica, si tratta di una specie che infesta e distrugge anche le piante da frutto e ornamentali, la cui diffusione si sta progressivamente ampliando su tutto il territorio.

Altre difficoltà sono state causate dalla peronospora, una malattia delle piante, causata da organismi parassitari che sottraggono risorse alla pianta, che colpisce appunto anche le piante da frutto.

Un piccolo appezzamento

Adesso però il rischio maggiore deriverebbe chi non sa proprio resistere alla tentazione di impadronirsi degli invitanti grappoli, che già in passato hanno preso il volo.

Si tratta però di uva da destinare alla vinificazione per produrre vino di tipo Merlot, in generale l’uva merlot non è da tavola: gli acini sono piccoli con molti semi e buccia; la polpa è quindi esigua, proprio perché è destinata in maniera specifica alla produzione di vino. Il vigneto è stato realizzato su un terreno di circa mille metri quadri, a fianco della Cascina della vigna, di recente ristrutturata. L’idea è infatti sempre quella di contribuire a far rivivere tradizioni che vedevano storicamente la presenza di vigneti.

Già nel catasto Teresiano del 1722, sempre nella zona dove è stata oggi individuata la vigna del Parco Lura, venne censita all’epoca la presenza di un grande vigneto, altri erano presenti all’epoca nella zona. A tali coltivazioni si alternavano a quella altrettanto caratteristica dei gelsi. Per concretizzare il progetto di rievocare la storia del territorio anche tramite un nuova coltivazione, il Parco Lura ha in precedenza contattato la Fondazione Minoprio, che ha a propria volta portata a termine un’accurata analisi del terreno.

Studi agronomici

Sono stati pure svolti degli approfonditi studi agronomici per valutarne con attenzione tutti gli aspetti ecologici e ambientali. Da ricordare infine che già in precedenza c’erano stati altri problemi riguardo alla vendemmia a causa della furia del maltempo che si era abbattuto su tutta la Bassa comasca nell’estate del 2023 sulla città, causando innumerevoli danni e “segnando” pesantemente la vigna, che poi ha inevitabilmente faticato a riprendersi.

La prospettiva è però appunto quella di rivitalizzare e riscoprire un’antica tradizione valorizzando e riscoprendo l’ambiente locale.

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