Maxi furto nel caveau della banca. Colpo milionario in gioielli e soldi

Lurate Caccivio I ladri entrano indisturbati di notte nella filiale e aprono le cassette di sicurezza. Non è scattato l’allarme. A chiamare il 112 è stato un residente della zona che ha sentito i rumori

Non è stato un bel risveglio quello che una decina di clienti della filiale di Lurate del Banco Desio hanno avuto giovedì 27 aprile. Quando dall’istituto di credito li hanno informati che le loro cassette di sicurezza erano state aperte e svaligiate dai ladri.

È un colpo che ha del clamoroso, quello messo a segno oltre un mese fa a Lurate Caccivio, ai lati della Varesina, fino ad oggi tenuto nascosto dalle forze di polizia, in un malinteso tentativo di non alzare il livello di allarme tra i cittadini. Ma, come sempre accade, alla fine le notizie emergono: perché ci sono indagini da fare, testimoni da sentire, una Procura da informare, telex al ministero da inviare. E così si scopre che a Lurate una banda di ladri è riuscita a mettere a segno un colpo milionario. Svaligiando le cassette di sicurezza di una decina di clienti nel caveau di una banca.

Forzata una finestra laterale

Un colpo pulito, per così dire. Studiato attentamente, fin nei minimi dettagli. Al punto che nessuno si è accorto di nulla, almeno fino a quando un residente in una casa sul retro della banca ha sentito dei rumori, si è insospettito e ha chiamato i carabinieri. Ma ormai il danno era fatto. E i ladri erano già riusciti a fuggire prima dell’arrivo dei militari.

Il colpo è stato messo a segno nella notte tra il 26 e il 27 aprile scorsi, come detto. Gli autori sono entrati da una finestra che si trova oltre una ringhiera bassa e una siepe, sul lato dell’edificio che ospita la filiale. Finestra che i malviventi hanno scassinato, pare, senza particolari difficoltà. E, soprattutto, senza far scattare alcun allarme.Una volta all’interno, poi, sono andati a colpo sicuro. Sono scesi diretti nel locale dove vi sono le cassette di sicurezza, una sessantina in tutto. Una stanza che si trova oltre una porta non blindata, e anche questa - almeno stando agli accertamenti compiuti - forzata con professionalità e senza eccessiva fatica dai malviventi.

Una volta nella stanza delle cassette di sicurezza, i banditi hanno operato in totale tranquillità. Sarebbero una decina le cassette aperte, molte di più quelle che hanno tentato di forzare.

Il bottino è particolarmente ingente. Un colpo milionario, sembrerebbe. Volendo fare una stima al ribasso, sicuramente un furto che ha causato un danno di svariate centinaia di migliaia di euro. Basti dire che nell’interminabile elenco di oggetti preziosi - ma anche contanti, e parecchi - portati via (e di cui i proprietari hanno formalizzato la denuncia a carabinieri e Procura) compaiono decine di orologi di marca quali Rolex, Baume&Mercier, Adamars Piguet, collane, bracciali e anelli d’oro, preziosi con tanto di diamanti e pietre pregiate, orecchini di ogni foggia e metallo prezioso, lingottini e poi ancora contanti non solo in euro, ma anche in valute estere.

Tra l’altro potrebbe non essere un caso che i ladri siano entrati in azione proprio pochi giorni dopo la festività del 25 aprile, che - come tutti i ponti che comportano ferie e viaggi - invoglia i proprietari di cassette di sicurezza a mettere al sicuro - appunto - i propri oggetti preziosi anziché tenerli in casa, ritenuto luogo più aggredibile dai ladri. Non questa volta, visto il desolante spettacolo a cui si sono trovati di fronte i clienti chiamati dalla banca.

Sull’assalto notturno al caveau stanno ora indagando i carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Cantù. I quali hanno acquisito tutte le immagini possibili riprese dalle telecamere di sicurezza non solo dello stesso Banco di Desio, ma anche degli altri centri commerciali in zona. Sotto controllo anche tutti i varchi con lettura di targa che si trovano nelle vicinanze. E, chiaramente, grande attenzione viene posta anche al mercato dei ricettatori, nella speranza di incappare in alcuni degli oggetti rubati e, da questi, risalire ai responsabili del furto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA