«Non si fuma sul treno». E scoppia la rissa

Cadorago Attimi di paura tra gli studenti sul convoglio da Como a Milano. Bottiglie di birra contro i passeggeri

Rissa da Far west sul treno, con un giovane, sceso poi a Cadorago, che ha lanciati delle bottiglie di birra contro gli altri passeggeri: «È una situazione veramente intollerabile», è lo sfogo di Vincenzo Albini, padre di una minore che stava in quel momento viaggiando nello stesso scompartimento dove è avvenuto il grave episodio che, appena ha potuto è scesa, terrorizza, come diversi altri viaggiatori. Il tutto è avvenuto martedì in pieno giorno, intorno alle 14.40, sul convoglio diretto da Como a Milano, un orario in cui sul treno vi erano quindi diversi pendolari e ragazzi, che certamente non si aspettavano di trovarsi coinvolti in una scena di violenza urbana da action movie o che richiama appunto i regolamenti di conti del vecchio west, senza però nessuno “sceriffo” o tutore della legge a cui potersi rivolgere per avere assistenza e aiuto.

Le immagini

C’è un video che documenta il tutto: a scatenare la spropositata reazione del giovane sarebbe stato un altro viaggiatore che dopo averlo visto accendersi una sigaretta si è limitato a fargli notare che sui treni non si può fumare. Un’osservazione, evidentemente del tutto giustificata, che però ha fatto arrabbiare il giovane, il quale avrebbe reagito subito in maniera molto violento con delle minacce brandendo anche una bottiglia vuota, mentre l’altro passeggero ha cercato invano più volte di allontanarlo, invitandolo a calmarsi.

Dalle parole si è insomma finiti per passare ai fatti, prima di scendere alla stazione di Cadorago, l’esagitato avrebbe alla fine persino lanciato due bottiglie di birra contro alcuni ignari passeggeri, fortunatamente senza colpirli.

«Ritengo che quanto accaduto sia una situazione assolutamente inaccettabile – lamenta Vincenzo Albini, che ha poi segnalato il caso al nostro giornale - Mi sono rivolto ai carabinieri, che mi hanno detto di rivolgermi alla Polfer. Ho avuto modo di spiegare l’accaduto anche ai volontari dell’Associazione carabinieri in congedo di Cadorago, da qualche tempo presenti in stazione, i quali si sono resi disponibili a ascoltarmi. Ritengo però che sia necessario garantire una costante presenza della polfer sui treni e nelle stazione per evitare che si possano ripetere questi gravi episodi, i cui “protagonisti” pare siano sempre gli stessi, che potrebbero di conseguenza essere identificati e allontanati e garantire in questo modo una maggiore sicurezza per tutti».

Anche i Comitati dei pendolari del comprensorio, dopo altri movimentati episodi avvenuti in passato, hanno in precedenza spesso sottolineato che i problemi di sicurezza, e le disavventure che ne possono derivare per i viaggiatori, finiscono anche per spingere alcuni cittadini a evitare di prendere il treno, rischiando in questo modo di vanificare investimenti e impegni a potenziare servizi a cui fanno intanto riferimento un gran numero di persone. No comment di Trenord riguardo a quanto accaduto sul treno.

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