Olgiate, “acqua inquinata”. Entrano in casa e le rubano gli ori

Vittima una pensionata di 76 anni. Oltre ai gioielli, via anche contanti per 12mila euro. Tre uomini, si erano qualificati come addetti comunali

“L’acqua è inquinata” e le rubano tutti gli ori. Vittima dell’odioso raggiro una pensionata di 76 anni, giovedì mattina derubata di preziosi e contanti per 12mila euro. In azione tre uomini, di cui uno con una divisa da vigile. Si sono presentati come inviati dal Comune per effettuare controlli per un fantomatico inquinamento dell’acqua contaminata dal gas, causato da alcuni lavori eseguiti in piazza Italia.

Il fatto di essersi qualificati come incaricati del Comune – unito alla presenza di un falso agente di polizia locale - ha agito come un grimaldello nella diffidenza della pensionata, residente in via Foscolo, in quel momento sola in casa. Rassicurata da quello che pensava fosse un accertamento disposto dal Comune ha acconsentito a far entrare in casa il truffatore vestito da vigile e un complice in abiti eleganti, mentre il terzo è rimasto a bordo di un’auto (forse un monovolume grigio) parcheggiata all’esterno dell’abitazione.

Per rendere più realistica la scusa della paventata contaminazione dell’acqua, già quando ancora erano sul cancello devono aver spruzzato una sostanza maleodorante molto intensa per convincere la signora che ci fosse anche nella sua proprietà una dispersione di gas. L’hanno incalzata con l’urgenza di dover fare un rilievo all’interno dell’abitazione con un’apposita strumentazione.

«Apra, apra», le avrebbero detto con tono allarmato. La poverina, spaventata e in parte come stordita (come lei stessa ha riferito) forse dalla sostanza che hanno liberato nell’aria, si è lasciata convincere. Una volta dentro hanno continuato con la messinscena. Hanno simulato di eseguire l’accertamento nel rubinetto della cucina con l’impiego di un rilevatore che hanno fatto suonare ad arte per indicare una fantomatica perdita di gas nell’acqua. A loro dire presente in misura così forte da terrorizzare l’anziana, prospettandole il rischio di una esplosione, e quindi consigliandole di raccogliere i preziosi e denaro che aveva in casa e di metterli al sicuro nel frigorifero, per evitare che si incendiassero. Di fronte alla residua ritrosia dell’anziana il truffatore che accompagnava il falso vigile, a tratti anche con modi prepotenti, le ha paventato addirittura conseguenze penali nel caso di uno scoppio con incendio.

Ormai in balia dei due malfattori, ha eseguito alla lettera le loro indicazioni. Dopodiché le hanno chiesto se al piano superiore ci fosse qualcuno. Avendo risposto che ci abita una cognata, l’hanno invitata ad accompagnarli di sopra per eseguire la stessa verifica. Mentre il finto vigile è rimasto nell’appartamento della derubata e ne ha approfittato per prendere il bottino, l’altro è salito con l’anziana.

La cognata si è guardata bene dal fare entrare lo sconosciuto, il quale ha tagliato corto dicendo di avere comunque risolto e completato il rilievo. È ridisceso, i due truffatori hanno salutato la pensionata e sono usciti, affrettandosi a dileguarsi. Quando la poverina ha aperto il frigorifero ha scoperto di essere stata derubata. Non le è rimasto altro che avvisare i carabinieri. (M. Cle.)

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