Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Giovedì 23 Ottobre 2025
Olgiate, contributo di 100 euro agli sfollati Ma è polemica: «Cifra ridicola»
Olgiate Comasco Il Comune ha stanziato la somma per ciascuna delle 20 persone coinvolte - Il sindaco: «Segno di vicinanza». Le minoranze: «Meglio non darlo e tagliare invece le tasse»
Olgiate Comasco
Emergenza incendio, un contributo dal Comune alle nove famiglie sfollate. In cifre cento euro per ogni componente dei nuclei familiari coinvolti nel rogo.
Il sindaco Simone Moretti: «È un segno simbolico di vicinanza dell’amministrazione comunale alle famiglie colpite dall’incendio del 29 settembre, che ha reso inagibile l’intero condominio in via Fratelli Rosselli dove risiedevano».
Per la minoranza: «È troppo modesto. Di questa entità, meglio non darlo». A ognuna delle persone che abitava in quella palazzina (in totale venti) saranno elargiti cento euro, già erogati ai nuclei familiari che hanno risposto alla comunicazione inviata dal Comune con la quale li si informava del contributo. Previsto uno stanziamento di duemila euro (per ora distribuiti 1.500 euro).
«Partecipazione economica»
«È una partecipazione economica che vuol essere, nella sua simbolicità, un segno tangibile di prossimità da parte della comunità alle famiglie rimaste fuori casa - afferma il sindaco - È un piccolo segno, ma tanti piccoli gesti di gentilezza fanno vicinanza e attenzione».
«Non ha la pretesa - aggiunge - di essere di più di un aiuto economico simbolico che può essere impiegato per la spesa, o le spese più immediate a favore di famiglie destinate a rimanere fuori casa per un periodo che non si prospetta corto. Proprio perché il problema non è destinato a risolversi nel breve tempo, è opportuno che si mantenga alta l’attenzione con azioni costanti, anche piccole, ma che possano in qualche modo aiutare a superare almeno il primo periodo fuori casa».
In totale disaccordo il consigliere Igor Castelli (Gruppo misto): «Se fossi una delle famiglie sfollate sarei offeso da questo provvedimento perché, a fronte di quanto successo, è quasi di cattivo gusto elargire da parte del Comune cento euro a testa. Anziché dare questo contributo più che simbolico, avrei semmai pagato qualcuno per dare una mano alle famiglie sfollate nella ricerca di un alloggio. L’unica azione che il Comune può fare è svolgere il ruolo di tramite, di facilitatore, per trovare a queste famiglie una soluzione abitativa alternativa. Tutto il resto non lo condivido».
«Proposta di cattivo gusto»
Sulla stessa linea Daniela Cammarata, capogruppo del Gruppo misto: «O si dà una cifra che per quanto simbolica possa avere un senso, possano essere mille euro, ma erogare cento euro a persone cui è bruciata la casa, per quanto sia una partecipazione economica simbolica, non mi sembra minimamente congrua per la situazione. È vero che tutto fa brodo e che anche questo contributo del Comune si va ad aggiungere ad altre iniziative come quella in corso nelle scuole e alla raccolta fondi per cui è stato aperto dalla Pro loco un conto corrente dedicato con il Comune come garante, ma da una istituzione mi aspetterei un contributo un po’ diverso. O non lo si dà perché non si può andare oltre per vincoli normativi o di bilancio, ma se si decide di riconoscerlo che lo si faccia in un certo modo o in una maniera diversa».
Cammarata propone: «Piuttosto si approvi una delibera per esonerare le nove famiglie dal pagamento dei tributi comunali come Imu, Tari e spese accessorie».
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