Olgiate, la rivincita dei giochi di una volta

Iniziativa La novità in via Repubblica è legata a un progetto di psicomotricità per i bambini

Olgiate Comasco

I giochi di una volta si riprendono parte della città. Il tratto pedonale davanti al plesso di via Repubblica è diventato un gioco, grazie a un percorso “raccontato” sull’asfalto come una volta si faceva con i gessetti colorati. Un lungo gioco della campana che ha trasformato uno dei tratti pedonalizzati di Olgiate in un corridoio ludico all’aria aperta, dove i bimbi con i loro genitori e nonni, andando e tornando da scuola, potranno saltare e giocare, divertendosi insieme.

Opera realizzata dalla psicomotricista Grazia Schettino, dalla neuro-psicomotricista Paola Livio e dalle sue figlie Sara e Camilla Goglione.

«Un sogno che si è avverato»

«È un piccolo sogno che si è avverato grazie a Paola, che mi ha insegnato il lavoro e l’entusiasmo della creatività, e che ha portato il materiale occorrente e le sue figlie che lo hanno arricchito con la loro fantasia – dichiara Schettino - L’idea che ci ha ispirato è portare la psicomotricità a Olgiate sia in palestra (dove Schettino tiene corsi per bambini da 3 a 7 anni), che all’aperto con percorsi che ripropongono i giochi di una volta. Un percorso simile l’avevo proposto in occasione di una festa nel parco di villa Peduzzi, sul prato con dei mattoncini e poi l’avevo disegnato su un telo che utilizzo anche in palestra. Il sindaco Simone Moretti quando lo vide ne rimase entusiasta e condivise la proposta di farlo nelle scuole. Finalmente ci siamo riusciti con un primo percorso».

Sotto il sole cocente di metà agosto, armate di bombolette spray e tanta creatività, hanno colorato il tratto pedonale davanti alle scuole di via Repubblica, in “deroga” al Codice della strada.

«Sarebbe bello vedere anche gli adulti giocare insieme ai bambini, imparare a fare percorsi di psicomotricità con i propri figli o nipoti, creandoli spontaneamente con quello che si preferisce o si trova in natura, sulla strada, a casa e divertendosi a farli a zig zag, saltando sui talloni, in punta di piedi, di lato, imparando a rispettare il turno e l’altro – spiega Schettino – L’obiettivo è anche un po’ unire le generazioni, bambini, genitori e nonni, tant’è che c’è l’intenzione di allargare l’iniziativa, riproponendola in casa anziani dove gli ospiti hanno un particolare estro creativo. L’idea del gioco mondo, l’arte di lasciare un segno che passa di mano che possa fare da effetto domino. Segni per terra con cui potrà giocare qualcuno che ci sarà dopo di noi e divertirsi con la sua fantasia, che è poi anche il senso del volontariato: dare incondizionatamente agli altri quello che si ha e qualcun altro potrà riceverlo e insegnarlo ad altri».

Colorare la città

Da qui l’idea di replicare l’iniziativa in altri spazi. «Sarebbe bello colorare il paese e unirlo in questo modo. Se si aggiungesse qualche altro volontario, potremmo riempire di colore le scuole un po’ grigie – fa appello Schettino, contattabile tramite le sue pagine social - Col sindaco, che ringraziamo per sostenere queste idee e la collaborazione, si è condivisa la proposta di riprodurre un simile percorso sulla strada chiusa al transito che conduce alla scuola dell’infanzia di viale Pio Roncoroni».

© RIPRODUZIONE RISERVATA