Olgiate, la scuola finisce in tribunale
Castelli: «Revocate il progetto»

Olgiate L’opposizione sul caso primaria: rischio di penali in caso di mancato rispetto dei termini - Ma il sindaco Simone Moretti conferma che il Comune intende riavviare l’iter per la nuova gara

Olgiate Comasco

Vertenza legale sull’appalto per l’ampliamento della scuola primaria Vittorino da Feltre, il Comune si è costituito in giudizio. Il consigliere Igor Castelli (Gruppo misto) invita la maggioranza a non proseguire con questa opera. Il sindaco Simone Moretti: «Andiamo avanti».

L’impresa Crt Group srl di Borgomanero, che aveva vinto l’appalto per la realizzazione dell’opera, ha fatto causa al Comune ritenendo senza giusto motivo la risoluzione anticipata del contratto. Chiesti danni per oltre 700mila euro.

Al fine di far valere le ragioni dell’Ente, la giunta ha deliberato la costituzione in giudizio e demandato al responsabile dell’area lavori pubblici l’affidamento dell’incarico a un legale per il patrocinio. Nel frattempo si punta a far ripartire il cantiere per la realizzazione della nuova mensa e per l’ampliamento della scuola primaria di via San Gerardo.

Quasi due milioni

Intervento dell’importo di un milione e 830mila euro, coperto per 498mila euro con fondi Pnrr. Va fatta una nuova gara e si attende di capire se siano previste sanzioni nel caso in cui il Comune dovesse rinunciare al contributo, o comunque perderlo del tutto o in parte per mancato rispetto dei termini non per proprie responsabilità, ma dell’impresa inadempiente. Al riguardo sono stati posti quesiti attraverso la Ragioneria generale dello Stato per avere un quadro preciso della situazione.

«Era stato detto che sarebbe finita così e così è stato – afferma Castelli – Dovremo pagare altri soldi per spese legali per un’opera che non c’era la necessità di fare. Tanto più a fronte di questo ricorso e del rischio di dover pagare penali in relazione al finanziamento con fondi Pnrr, appurato che ormai è certo che non sarà rispettato il termine dei lavori per la prossima primavera e non si intravedono proroghe, torno a invitare la maggioranza a fermarsi. Se fossi al loro posto non sarei tranquillo anche se arrivassero rassicurazioni sul tema penali, perché poi potrebbero emergere sorprese e nella migliore delle ipotesi si renderebbe necessario fare ricorso addirittura contro lo Stato. Ne scaturirebbe una causa che si trascinerebbe per anni».

Quale utilità

A parte la spada di Damocle di eventuali penali, secondo Castelli è l’utilità dell’opera in sé da ripensare. «Da settembre frequento quella scuola perché accompagno il mio bambino che ha iniziato la primaria e constato che non c’è l’esigenza di ampliarla alla luce del calo degli scritti, che sono sempre meno. Oltretutto non è opportuno andare ad ampliare una scuola vecchia che avrebbe bisogno di un’ingente manutenzione. In quella zona non ci sono parcheggi, la scuola va spostata da lì. Visto che non c’è la necessità e ormai non c’è neanche più l’urgenza di partire con i lavori per stare nei termini per non perdere il finanziamento Pnrr (è certo che non verranno rispettati), si fermi tutto e si valuti bene. Considerato che va fatta una nuova gara, va chiarito il discorso delle penali e non si sa come andrà a finire il ricorso presentato dall’impresa allontanata, perché imbarcarsi in una operazione del genere, se non per fini elettorali?»

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