Oltrona, addio all’ex assessore Millefanti: «Uomo unico, curioso e intelligente»

Lutto Noto imprenditore della Misatex, si era impegnato per molti anni con il Comune. L’ex sindaco Giussani: «Molto competente, grande conoscitore del settore lavori pubblici»

Si è spento a 75 anni l’ex assessore Biagio Millefanti. È deceduto l’altro ieri all’ospedale Sant’Anna, vinto da una malattia contro cui ha combattuto con tutte le sue forze e con la determinazione che è sempre stata la sua cifra di vita.

Merito forse anche del dna ereditato dal “nonno che in povertà aveva realizzato molto”, è diventato un imprenditore di successo: era titolare della Misatex, avviata nel 1990 - quando, a 42 anni, decise di mettersi in proprio – e ceduta nel 2014 quando andò in pensione. L’intraprendenza non gli era mai mancata, né la voglia di mettersi in gioco e di fare. Aveva iniziato a lavorare a 15 anni alla Star di Oltrona, suo paese d’origine. Al termine del servizio militare aveva fatto il portalettere a Lomazzo per quattro anni e per poco l’impiegato postale a Como.

Una carriera di successi

Fu poi assunto alla Kristall di Lurate Caccivio, dove rimase per circa 20 anni. Valorizzando le conoscenze acquisite e le sue felici intuizioni tecniche, mise a punto macchinari per la stropicciatura di tendaggi di cui fu pioniere. Fecero la fortuna della sua azienda, che nel frattempo era cresciuta da 3 a 14 dipendenti, e furono richieste anche all’estero. Ha girato mezzo mondo, in America, India, Brasile, Cina, Iran, Turchia e in tanti altri Paesi.

Da persona vulcanica qual era non si fermò al settore tessile, ma investì anche in quello immobiliare.

Un uomo di successo, che non ha però mai perso l’umiltà delle origini, la concretezza di chi si è fatto da sé “il lavoro – diceva – è quella leva indispensabile per vivere non da parassita”, il gusto delle cose semplici (amava passeggiare nei boschi alla ricerca di funghi), la cura e l’amore per ciò che davvero conta. A cominciare dai suoi affetti, la moglie Pierangela – sposata il 12 ottobre 1974 – le figlie Sonia ed Elisa, le sue adorate nipoti Anna e Nadia, i familiari e gli amici più cari che, anche nella malattia, ha cercato di proteggere non manifestando la sua sofferenza.

Si è speso molto per la comunità di Oltrona, paese che gli era nel cuore. Entrò in amministrazione già negli anni Ottanta; dopo una pausa di circa dieci anni, tornò in Comune dal 1999 al 2004 come consigliere di minoranza e poi in maggioranza, dal 2004 al 2014, come assessore nei due mandati del sindaco Antonio Giussani, che lo ricorda con stima e affetto: «Era molto in gamba ed estremamente competente; aveva una notevole conoscenza nel settore dei lavori pubblici, che seguiva con attenzione. Era piuttosto unico; una persona curiosa e intelligente, di grandissima umanità». Senza clamore, ha compiuto gesti di generosità.

I ricordi

«Ho lavorato con lui dieci anni nell’amministrazione Giussani; era competente – afferma il sindaco Aurelio Meletto - Abbiamo anche avuto divergenze di vedute su alcune questioni, ma abbiamo sempre avuto confronti leali. Si è sempre comportato correttamente. Ha dato molto del suo tempo per il paese, per il quale si è speso anche quando non era in amministrazione, ad esempio con il gruppo pensionati. Era una persona valida sotto tutti i punti di vista. Aveva voluto fortemente, al cimitero, la cappelletta dove tumulare i preti oltronesi. Riposerà di fianco alla cappelletta che ha voluto con tutto il suo cuore».

I funerali oggi alle 15, preceduti alle 14.30 dalla recita del rosario, nella chiesa parrocchiale.

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