
Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Venerdì 13 Giugno 2025
Omicidio, la prof piantonata in ospedale
Il delitto Elena Pagani, l’insegnante di Appiano accusata per la morte del suocero, sempre più in stato confusionale - Rinviato l’interrogatorio, adesso è sorvegliata dai carabinieri al Sant’Anna. Non parla, ha revocato tutti gli avvocati
Como
È finita con l’essere ricoverata in ospedale, piantonata dai carabinieri, l’insegnante delle medie di Appiano Gentile, arrestata in quanto accusata di aver ucciso a coltellate il suocero in una villetta di Saronno, in via Pio XI. Elena Pagani, 41 anni, era stata portata al Bassone, in carcere, dopo che i militari l’avevano trovata nella casa a pochi passi dal corpo della vittima, Romolo Baldo, 87 anni, padre del compagno.
Era stata la stessa donna a chiamare il proprio uomo, che era alle urne per le votazioni del referendum, dicendo quello che era accaduto. Ma da allora la quarantunenne si è chiusa in un assoluto silenzio.
Nella giornata di mercoledì, al pomeriggio, era attesa in Tribunale a Busto Arsizio per essere interrogata ma dal penitenziario di Como era giunta la segnalazione dello stato di prostrazione della donna, impossibilitata dunque a sostenere un interrogatorio che era dunque saltato. Il giudice delle indagini preliminari di Busto Arsizio, al quale la Procura aveva chiesto la custodia cautelare in carcere, aveva comunque convalidato l’arresto disponendo la misura restrittiva. Non si capiva tuttavia se la donna fosse ancora in cella al Bassone oppure no. Ieri si è invece appreso che già dalla giornata di mercoledì, quindi in concomitanza con quello che avrebbe dovuto essere l’orario fissato per l’interrogatorio, l’insegnante era stata trasferita e ricoverata al Sant’Anna, piantonata dai carabinieri.
Non è dunque al momento possibile capire quando possa essere sentita dal magistrato titolare del fascicolo che la vede indagata per l’omicidio del suocero. Sviluppi sono attesi per le prossime ore. A lanciare l’allarme, nella giornata di lunedì, era stata proprio la donna che ora si trova in custodia cautelare. Da quanto era stato possibile ricostruire, aveva chiamato il compagno scrutatore in un seggio comunicando quello che era avvenuto. L’uomo era corso a casa, chiamando nello stesso tempo i carabinieri.
All’ingresso nella villetta di Saronno, la donna era stata trovata seduta e il suocero riverso nel letto, colpito – da quella che era stata una prima valutazione del corpo precedente all’autopsia (i cui risultati non sono però noti) – da almeno sette coltellate. L’arma che gli inquirenti ipotizzavano potesse essere stata utilizzata per l’omicidio era stata posta sotto sequestro.
Già nella serata di lunedì la donna – in stato di fermo – era stata portata in carcere a Como e da allora non aveva più parlato, cambiando anche una lunga schiera di legali che erano stati nominati d’ufficio per assisterla.
Un silenzio proseguito anche con l’interrogatorio che avrebbe dovuto tenersi mercoledì pomeriggio a Busto Arsizio e che è invece saltato proprio perché la maestra quarantunenne, dalla cella del Bassone, è stata trasferita per problemi medici da approfondire dalla cella del penitenziario di Albate ad una camera dell’ospedale Sant’Anna controllata dai carabinieri.
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