Oratorio di Olgiate, c’è un progetto in Marcia: «Vogliamo partire già in autunno»

La festa della parrocchia, con la corsa che ha coinvolto novecento persone. Il punto sull’opera: «Depositati i documenti in Curia, aspettiamo solo l’ok al finanziamento»

Olgiate Comasco

Completato l’iter progettuale del nuovo oratorio, intanto l’“Oratorio che non c’è” è più vivo che mai.

Ne è stata una ulteriore conferma la Festa dell’oratorio con la tradizionale Marcia del Primo Maggio che, a dispetto del lungo ponte, ha registrato un’alta partecipazione. Circa novecento persone, considerato che agli 835 iscritti ufficiali si sono aggiunte altre famiglie lungo i percorsi. Una comunità in marcia fisicamente e simbolicamente (bambini, anziani, tanti giovani e intere famiglie con amici a quattro zampe) alla quale è destinato il futuro oratorio. Al termine della messa che ha aperto la giornata di festa, il prevosto don Flavio Crosta ha aggiornato i parrocchiani sull’iter del nuovo oratorio.

L’aggiornamento

«La commissione oratorio coordinata da Vittore De Carli, con l’architetto Alessandra Mastrogiacomo e il validatore architetto Carlo Valentini, ha inviato e depositato alla Curia di Como il progetto esecutivo del nuovo oratorio, la quale lo inoltrerà alla Conferenza episcopale italiana. È un progetto supportato dalla Diocesi e validato dall’architetto Valentini; progetto fatto e finito (in cui sono state recepite le richieste di sistemare alcuni dettagli), che non deve tornare indietro per eventuali correzioni o integrazioni». A questo punto si aspetta l’esito della richiesta alla Cei di un finanziamento di un milione e 400mila euro . «Ci mettiamo in attesa della risposta definitiva che dovrebbe arrivare entro fine mese, o al più a giugno – conferma il parroco - Aver avuto l’autorizzazione a presentare il progetto esecutivo significa che ci sono i criteri per il finanziamento, speriamo in un esito positivo. Tutto è pronto perché si possa partire in autunno con i lavori».

Progetto all’avanguardia per inclusività e accoglienza, da 3 milioni e 400mila euro, che ha già ottenuto un milione dal Bando Progetti emblematici di Fondazione Cariplo e Regione Lombardia. La Bcc Cassa Rurale e Artigiana di Cantù ha contribuito con 100mila euro; la comunità ha aderito con generosità (103mila euro) alla sottoscrizione “Una finestra sul futuro”.

Sguardo al futuro

Sta procedendo bene anche la raccolta fondi “Adotta una porta: spalanca una porta sul futuro”, avviata dagli imprenditori Roberto Briccola (presidente della Bric’s) e Claudio Taiana (presidente della Tessitura Taiana Virgilio), rivolta in modo particolare a industriali, artigiani e commercianti del territorio.

Dietro a quest’opera ci sono tanti giovani, educatori, famiglie, bambini e ragazzi che ne beneficeranno. Lo si è visto anche nel corso della Festa dell’oratorio. «È un bel segnale di comunità, di voglia di stare insieme – sostiene don Flavio, che ha affrontato il percorso più breve – La marcia ha richiamato tante famiglie». Protagonisti i giovani. «Si è respirato un bellissimo clima di gioia e fraternità – dichiara il vicario don Francesco Orsi che, col vicario don Pietro Grandi, ha fatto il percorso di 11 chilometri, mentre il collaboratore parrocchiale don Alberto Dolcini quello da 14 - Hanno organizzato tutto i ragazzi. È una parrocchia di giovani».

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