Padre Giuseppe Ambrosoli è beato, la festa inizia a Kalongo

La celebrazione Ventimila fedeli presenti per la cerimonia presideuta dal Nunzio Apostolico arcivescovo Luigi Bianco

Non è stata solo una cerimonia di Chiesa. Non è stato solo un rito solenne, durato più di tre ore, in una coreografia naturale rigogliosa ed organizzata a puntino con palco, fiori, altare, passatoia rossa sulla terra rossastra. Ma è stata una festa, la più grande delle feste, per la beatificazione di Padre Giuseppe Ambrosoli, ieri, a Kalongo, 20mila persone presenti, migliaia arrivate a piedi da tutta l’Uganda. E due arcivescovi, dieci vescovi di cui tre italiani, una schiera di sacerdoti e religiosi, Padri comboniani e suore comboniane, innanzitutto, il presidente dell’Uganda, Yoweri Museveni, con tante autorità, medici, infermieri, operatori nei diversi settori.

Alle ore 8.28, per voce del Nunzio apostolico, arcivescovo Luigi Bianco, la declamazione della lettera di Papa Francesco, datata 7 ottobre 2022, Madonna del Rosario: «Accogliendo il desiderio di molti fratelli,concediamo che il venerabile Servo di Dio Giuseppe Ambrosoli, comboniano, medico e sacerdote, buon samaritano che si fece prossimo per curare le ferite di corpo e di spirito, d’ora in poi possa essere chiamato beato». E la ricorrenza liturgica sarà il 28 luglio, vigilia del battesimo di Padre Giuseppe, nato da cinque giorni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA