Pensionato annega nella piscina di casa, ritrovato dalla sorella. La principale ipotesi è quella di un incidente

Appiano Gentile La vittima è Carlo Fioravanti, 79 anni: sarebbe rimasto incastrato nella scaletta con la testa sott’acqua. È stato ritrovato dalla sorella ieri mattina, quando ormai non c’era più niente da fare. Grande cordoglio in paese

Pensionato annega nella piscina di casa. Tragica fine per Carlo Fioravanti che il prossimo 26 ottobre avrebbe compiuto ottant’anni. Ieri mattina intorno alle 10.30 è stato trovato senza vita nella piscina della sua abitazione in via Colombo. Una caduta accidentale sarebbe l’ipotesi più accreditata all’origine dell’incidente che risalirebbe all’altra sera. Nessuno si è accorto della disgrazia fino a ieri mattina. Il nipote, che risiede al piano terra dell’immobile dove abitava il pensionato, era fuori. A scoprire l’uomo ormai esanime è stata la sorella Maria che ieri mattina, come sua abitudine, era passata a casa del fratello per dargli una mano nel disbrigo di alcune incombenze domestiche. Nell’affacciarsi alla finestra, l’ha visto riverso sulla balaustra nella piscina, con la testa nella vasca e con metà del corpo fuori. Ha subito chiamato un vicino nel disperato tentativo di provare a salvarlo, ma si sono resi conto che era già privo di vita.

La dinamica della tragedia

A constatare la morte è intervenuto il suo medico curante, dottor Gianni Clerici, sindaco di Appiano Gentile dal 2007 al 2012. «Dal racconto della parente che l’ha trovato e dall’aspetto della salma sembra fosse deceduto diverse ore prima del rinvenimento – spiega Clerici – A un vicino di casa con cui mercoledì verso sera aveva scambiato qualche parola in giardino, aveva detto che più tardi avrebbe cercato un po’ di refrigerio nella piscina esterna. Per la patologia di cui soffriva faceva molta fatica a camminare. Deambulava con l’ausilio di stampelle e per tragitti più lunghi si spostava su una carrozzina elettrica. La dinamica dell’incidente fa supporre che sia inciampato nella scaletta, come confermerebbe anche la presenza di escoriazioni su una coscia, e non abbia più avuto la forza di uscire dalla piscina in cui era caduto con la testa all’ingiù».

Probabilmente ha cercato in tutti i modi di risalire (aveva abrasioni su una gamba), senza purtroppo riuscirci e finendo con l’annegare.

Soccorsi vani

Ieri mattina sono intervenute due squadre di vigili del fuoco in supporto ai soccorritori del 118 (ambulanza dell’Sos di Appiano Gentile), per recuperare la salma, e i carabinieri di Appiano Gentile per gli accertamenti dovuti. Constatato il decesso per cause accidentali, non è stata disposta l’autopsia.

Persona conosciuta e benvoluta in paese, dove viveva da molti anni, pur essendo originario di Mirandola in provincia di Modena. Non era sposato, né padre. «Lo conoscevo dal 1982, quando ho iniziato a lavorare come medico e facevo le guardie mediche ad Appiano Gentile nella prima sede della Sos, in via Canonica, vicino alla chiesa parrocchiale – ricorda il dottor Clerici -. Lui era volontario alla locale Sos. In seguito era diventato anche mio paziente. Persona solitaria, ma veramente buona. Amava i cani. Quando aveva il precedente cagnolino lo portava sempre con sé, lo teneva nel cestino della moto carrozzella che utilizzava per girare per il paese».

Lo ricorda con affetto anche il sindaco, Fabrizio Rusconi, intervenuto sul luogo del tragico incidente. «Lo conosco da sempre, siamo vicini di casa. Aveva lavorato per Enel come manutentore della rete ed è stato per molti anni volontario dell’Sos di Appiano. Persona schiva e piuttosto riservata, assolutamente tranquilla. Andava in piazza a bere il caffè tutti i giorni, circolava con una moto carrozzina. Vicinanza e solidarietà da parte mia e dell’amministrazione ai familiari».

I funerali si terranno domani alle 10.30 nella chiesa parrocchiale, preceduti alle 10 dal rosario.

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