Pietro e Paolo, santi patroni a interim
L’anno prossimo si cambierà di nuovo

Uggiate con Ronago Una delibera di giunta per fissare la festività del paese al 29 giugno Ma nel 2026 tornerà San Giuseppe. E restano sempre vivi i culti di San Vittore e San Defendente

Uggiate con Ronago

San Pietro e Paolo, patroni di Uggiate e per quest’anno patroni del nuovo Comune nato il primo gennaio 2024 con la fusione di Uggiate Trevano e Ronago. La festa sarà il 29 giugno 2025.

Una data stabilita anche l’anno scorso dal commissario prefettizio, Giorgio Zanzi, in via temporanea: dall’anno prossimo, il nuovo Comune avrà un nuovo patrono.

Lo prefigura una delibera di giunta che però non rivela il santo unificante prescelto, indicato più volte in San Giuseppe al quale è dedicato il santuario di Somazzo a Uggiate e richiama il beato padre Giuseppe Ambrosoli, nativo di Ronago, medico – missionario che dà il nome al vicariato di Olgiate – Uggiate.

«Per i profili di rilevanza degli aspetti culturali e di valorizzazione storica, oltre che per l’alto valore simbolico, la scelta del santo patrono ha richiesto necessari studi ed approfondimenti e quest’amministrazione, nel processo di individuazione di un nuovo patrono ha già concertato e condiviso la scelta con le autorità ecclesiastiche locali», sottolinea la delibera. «Confermo che il patrono sarà San Giuseppe dall’anno prossimo – sostiene il sindaco, Ermes Tettamanti – Non ci sono passi indietro, né ripensamenti. La delibera è stata assunta per il patrono di quest’anno che non era ancora stato fissato. Per il futuro, un nuovo provvedimento».

Favorevole a San Giuseppe patrono del nuovo Comune, il capogruppo di “Uniti per il cambiamento”, Diego Dondelli: «Ricorda sia la devozione secolare, fonte di radicate tradizioni popolari, a san Giuseppe ad Uggiate e per Ronago il nome è riconducibile a padre Giuseppe Ambrosoli. Non c’è bisogno di scriverlo in una delibera che stabilisce il patrono per quest’anno».

La scelta del patrono e gli effetti sociali non sono tema marginale, né qui, né altrove e quando la ricorrenza non è riconosciuta, suscita controversie, come nel recente caso dell’istituto comprensivo di Uggiate che non ha deliberato giorno di vacanza il 19 marzo scorso.

«Per gli effetti civilistici – spiega Agostino Grisoni, capogruppo di “Uniti per unire” - ogni Comune deve indicare il proprio patrono. Nella ricorrenza, infatti, sono sospese le attività ordinarie, lavorative e scolastiche e gli uffici pubblici sono chiusi. Ma dal punto di vista religioso, non cambia niente. Ronago continuerà ad onorare i propri patroni, san Vittore, l’8 maggio e san Defendente, il 2 gennaio ed Uggiate i propri, san Pietro e Paolo. L’anno prossimo, sarà anche festa civile il giorno 19 marzo, san Giuseppe. L’abbiamo concordato anche nella riunione dei capigruppo con il parroco».

Intanto, la delibera conferma per quest’anno «il 29 giugno quale giorno del santo patrono, per i soli dipendenti del Comune di Uggiate con Ronago».

Come l’8 maggio, riconosciuta dalla delibera «ricorrenza del santo patrono di Ronago» sarà una domenica e sarà il contratto degli enti locali a dire il trattamento economico o il recupero che spetta ai lavoratori quando la ricorrenza cade in un giorno festivo già da calendario.

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