Poste, un’altra truffa telefonica è andata a segno: «A mia madre hanno rubato mille euro»

Limido Comasco Una signora di 70 anni è stata contattata da un finto dipendente. Il figlio della vittima: «Aveva diversi dati ed è riuscito a raggirarla. Mamma si vergogna»

Conosceva tutto: i dati anagrafici, i 16 numeri riportati sul fronte della carta di credito e persino il codice di sicurezza a 3 cifre scritto sul retro. Truffa telefonica ai danni di una pensionata settantenne. La donna, convinta di parlare con un addetto delle Poste Italiane, ha comunicato il Pin della carta di credito e in pochi istanti si è vista prelevare mille euro.

È successo lo scorso venerdì 29 settembre, esattamente a quattro giorni dalla scadenza della sua carta postale e dalla conseguente consegna a domicilio della nuova. «Mamma si vergogna ancora – confessa il figlio che preferisce mantenere l’anonimato – Racconto la sua storia per evitare che accada ad altri».

La chiamata

Sono le 16 di venerdì 29 settembre, quando la pensionata riceve una chiamata al telefono fisso di casa.

«Pensava fosse il solito operatore di un call-center, invece dall’altra parte della cornetta si è presentato come dipendente delle Poste. Conosceva i suoi dati anagrafici, ma soprattutto sapeva che la carta di credito era in scadenza e le ha comunicato una dopo l’altra le cifre riportate sul documento».

Una sfaccettatura decisamente preoccupante: come può un estraneo al sistema postale avere delle informazioni così riservate? «Mamma era in attesa della nuova carta, sarebbe arrivata martedì, così quando l’operatore ha continuato a insistere, a dirle che aveva bisogno dell’attuale Pin per formalizzare il passaggio al nuovo documento di credito, lei gli ha dato fiducia e alla fine l’ha comunicato».

La scoperta

Conclusa la conversazione, la settantenne ha sospettato di essere stata vittima di una truffa. Sull’App di Poste Italiane ha verificato se sul conto ci fossero stati dei movimenti, purtroppo ha scoperto che erano già stati prelevati mille euro a Origgio, in provincia di Varese, a circa 17 chilometri di distanza.

«Mi ha chiamato e così ho telefonato subito al numero verde di Poste Italiane. Abbiamo bloccato la carta di credito in scadenza e in contemporanea annullato quella in arrivo. A questo punto entrerà in possesso di una terza carta di credito».

Mamma e figlio hanno sporto denuncia ai carabinieri. «Ci siamo presentati alla caserma di Mozzate. Mia madre non è l’unico caso. Ho saputo che anche una sua conoscente ha ricevuto una telefonata simile e purtroppo non ha immediatamente bloccato la carte come abbiamo fatto noi».

Il figlio è stupito di come il truffatore avesse informazioni molto precise e corrette. «Oltre ai dati personali, nome, cognome, residenza, conosceva tutte le cifre della carta di credito: non ne ha sbagliata nemmeno una. Chi gli ha fatto avere i numeri?».

La denuncia ha consentito alla donna di avere almeno un rimborso parziale della somma sottratta. «Le sono stati riaccreditati 500 euro: Poste Italiane ha contestato il concorso di colpa, perché mamma ha comunicato il Pin».

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