Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Domenica 21 Dicembre 2025
Protezione civile e Terre di frontiera. Missione efficienza: sì all’alleanza
Olgiate Via alla collaborazione per rafforzare la capacità di intervento in caso di emergenza. L’accordo interessa sei Comuni
Olgiate Comasco
Il gruppo comunale di protezione civile di Olgiate Comasco si rinforza: siglato un accordo di collaborazione per le attività di protezione civile con il gruppo intercomunale “Terre di frontiera”, entrambi dotati di una solida struttura operativa.
Lo scopo è ottimizzare le risorse già disponibili nei singoli Comuni favorendo la condivisione di strumenti, competenze e servizi sia in presenza di eventi emergenziali che nelle attività ordinarie. Si punta a rafforzare la capacità di intervento in caso di emergenza, favorire lo scambio di competenze, risorse e personale volontario, promuovere attività comuni di formazione, esercitazione, sensibilizzazione.
«Con il gruppo intercomunale “Terre di frontiera” già collaboriamo, ma per rendere questa sinergia più stabile e funzionale si è deciso di istituzionalizzarla con un formale accordo di collaborazione – spiega Filippo Castellini, coordinatore del gruppo di Olgiate, operativo anche su Castelnuovo Bozzente e Beregazzo con Figliaro - Il territorio è vasto e le iniziative sono tante per cui è utile poter contare su un supporto reciproco, in caso di necessità, sia per le emergenze che per le attività ordinarie come manifestazioni, prevenzione incendi e assistenza alla popolazione. Queste forme di collaborazione permettono anche di acquisire una maggiore conoscenza dei territori su cui si va a operare, che è preziosa quando si deve intervenire per qualche situazione di emergenza».
Il gruppo di protezione civile di Olgiate dispone di ventisei volontari, quattro mezzi e varie attrezzature, mentre il gruppo “Terre di frontiera” (opera su Bizzarone, Faloppio e Uggiate con Ronago) di oltre una trentina di volontari, una quindicina di automezzi, cinque carrelli rimorchi e attrezzature importanti come una piattaforma aerea e una idrovora.
I due gruppi si sono già supportati in occasione di grossi eventi e situazioni di emergenza; lavorano in sinergia anche per l’antincendio boschivo gestito dalla Provincia di Como, fornendo un volontario a testa per coprire il turno di servizio.
«L’unione fa la forza – dichiara Fermo Rigamonti, coordinatore del gruppo “Terre di frontiera” - Concetto da cui è nato il processo che abbiamo iniziato tempo fa, che ora abbiamo formalizzato e intendiamo incrementare per perseguire gli obiettivi di previsione, come lo studio e l’analisi dei rischi sul territorio; di prevenzione, come mettere in atto azioni preventive per eliminare o ridurre gli effetti dei rischi precedenti; di soccorso, con gli interventi in fase di emergenza in aiuto della popolazione e del territorio; e di superamento dell’emergenza, con le azioni volte al ripristino della normalità».
Ogni gruppo manterrà la propria autonomia operativa e organizzativa. Sarà istituito un Comitato di coordinamento composto da sei volontari, compresi i due coordinatori. Le attività comuni saranno pianificate tramite riunioni periodiche del Comitato di coordinamento. Ogni gruppo è responsabile per il proprio personale, mezzi e attrezzature durante le attività.
Indipendentemente dal territorio nel quale si opera, i costi sostenuti per le attività sono in carico a ogni singolo gruppo.
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