Addio Sabrina Stocco, morta a 46 anni: «Scrivere era la sua passione»

Limido Comasco Ieri i funerali dell’ambulante, stroncata da un infarto. Il marito: «Mi ha telefonato che aveva male al petto, vani i soccorsi»

«Sabrina aveva una grande voglia di vivere: dopo aver superato la morte del padre, nel rimanere sempre vicina alla madre, aveva deciso di scrivere un libro, di recente pubblicato. Adesso era entusiasta d’essere stata scelta tra i banchi della nuova edizione Fiera artigianato di Milano, a cui si stava preparando con grande impegno».

Sono commoventi le parole di Cristian Munaro, marito di Sabrina Stocco, stroncata martedì scorso da un improvviso malore. «Erano le 6.30, stavo andando al lavoro quando Sabrina mi ha detto di sentirsi male e di avere un forte dolore al petto, ho subito cercato di aiutarla e chiesto l’intervento dei soccorso – è il drammatico racconto del marito –nel giro di poco tempo è arrivata un’ambulanza e anche l’elisoccorso, hanno fatto veramente il massimo per cercare di salvarla, ma fin dall’inizio le sue condizioni erano troppo gravi».

Nessun preavviso

Un malore giunto senza alcun preavviso: «La domenica precedente aveva partecipato a una fiera a Gavirate – racconta ancora il marito – e non aveva avuto nessun problema. Da sette anni, si occupava del banco vendita “Le chicche di Sabrina’, una piccola attività commerciale che propone prodotti tipici Italiani, mieli aromatici, confetture, cioccolato, riso, sughi e altro, assieme anche a candele artistiche realizzate in cera d’ape».

«In precedenza lavorava per una multinazionale, che aveva improvvisamente chiuso i propri uffici a Milano – prosegue ancora Cristian Munaro- aveva quindi saputo reinventarsi, avviando una nuova attività anche se con il covid le fiere e i mercati erano stati i primi a chiudere e gli ultimi a riaprire. Adesso le cose stavano però iniziando a andare bene e si stava preparando a partecipare all’importante appuntamento della Fiera dell’artigianato, in programma ai primi di dicembre».

Dopo la scomparso, a 71 anni, del padre Roberto Stocco, da figlia unica, era stata vicina alla madre, che vive in una villetta a fianco della coppia. Aveva poi deciso di tirar fuori dal cassetto e di far pubblicare il romanzo “Appuntamento clandestino”, che aveva già iniziato a presentare e che si proponeva di promuovere ancora, in vari eventi e manifestazioni, dopo la Fiera dell’artigianato; stava anche già lavorando alle bozze di un nuovo libro.

«Presenteremo il suo libro»

«Saremo presenti alla Fiera dell’artigianato e continueremo a far conoscere il suo libro – è l’impegno preso dal marito – non la dimenticheremo mai». Sconcerto sui social tra gli amici e i clienti. «non riesco a crederci – uno dei commenti postati dai clienti - vi abbiamo conosciuto e provato i vostri prodotti, sono senza parole». «Ci siamo sentiti qualche giorno fa per il tuo libro – il ricordo di un’amica - non ci voglio credere».

I funerali sono stati officiati ieri mattina dal parroco, don Claudio Robbiati che, nell’intensa omelia, ha ricordato come tutte le vite sono appese a un filo, ma nella mani di Dio.

Le esequie funebri sono state concelebrate da don Alberto Tedeschi, che è stato compagno di scuola alle elementari di Sabrina; tanti i colleghi e egli amici che hanno tenuto a essere presenti per poterle dare l’ultimo saluto.

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