Sparatoria al rondò per le prostitute: in manette anche i due complici

Turate. Presi dai carabinieri in Romania gli altri autori dell’agguato a un paio di albanesi, rimasti feriti

Turate

Erano scappati tutti all’estero nelle ore immediatamente successive alla sparatoria avvenuta in strada a Turate il 20 settembre 2024. Un tentativo di sottrarsi alle indagini che erano partite immediatamente, visto che i proiettili erano sibilati in pieno giorno, in mezzo ad altre auto in transito. I carabinieri erano riusciti a ricostruire l’ambito, ovvero la contesa delle piazzole lungo la strada per far prostituire le ragazze nell’ambito di una faida tra albanesi e rumeni.

Il primo tassello era finito nella rete già qualche settimana fa, e ne avevamo dato conto al momento dell’esecuzione della ordinanza di custodia cautelare in carcere che aveva portato al Bassone Adrian Costinel Cioroaica, 37 anni residente ad Appiano Gentile. All’appello mancavano però altri due sodali, rimasti in Romania. Per loro, i carabinieri del Norm della Compagnia di Cantù avevano chiesto un mandato d’arresto europeo chiedendo anche la collaborazione della polizia rumena, dove i sospettati risultavano essere. E nelle scorse ore, proprio dalla Romania, è arrivata la comunicazione dell’arresto a Craiova, nel distretto di Dolj, dei due indagati che ora saranno estradati in Italia per rispondere alle ipotesi di reato di tentato omicidio in concorso con Cioroaica.

Nei guai sono finiti Renato Adrian Mitran, 35 anni, che prima dei fatti contestati e dalla fuga risultava residente a Turate, e il più giovane Cristian Dobrescu, 22 anni, che al contrario risulta essere residente in Romania. I tre sono sospettati dalla procura di Como di essere gli autori dell’agguato contro due albanesi per la gestione delle piazzole per la prostituzione.

La sparatoria aveva scosso l’opinione pubblica proprio perché era avvenuta di pomeriggio, alle 16, in via Como a Turate tra altre auto di normali cittadini in transito. La vettura presa di mira, una Audi Q5, era stata bloccata in mezzo alla strada da una Passat e a quel punto alle spalle era arrivato uno scooter T-Max con a bordo due uomini. Il commando aveva iniziato, con una spranga, a distruggere l’auto mentre venivano esplosi anche dei colpi di pistola che raggiunsero i due albanesi, entrambi feriti con anche una delle vittime ricoverata in gravi condizioni.

I carabinieri erano però riusciti a ricostruire il motivo dello scontro, che risaliva – pare – ad appena il giorno prima, quando passando lungo la strada da Lomazzo a Cislago, uno dei due albanesi poi rimasto ferito aveva notato una piazzola occupata da una donna chiedendone conto del perché di quel luogo scelto per prostituirsi. La donna aveva a quel punto contattato un numero di un protettore e tra le parti pare fosse stato organizzato un incontro per il giorno successivo, il 20 settembre appunto, in cui tuttavia i rumeni non si presentarono. Salvo però, poco dopo, mettere in scena quell’agguato in pieno giorno.

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