Sventata la truffa del falso tecnico: «Voleva entrare in casa per forza»

Olgiate Non è andato a segno il tentativo di raggiro ai danni di una signora in via De Amicis. Aveva una tuta blu e un casco giallo in testa, ma la donna ha intuito le intenzioni e non ha aperto

Altro falso tecnico in azione, è sempre più allarme truffe. Nel mirino specialmente gli anziani, i più esposti al rischio di cadere vittime di raggiri,

L’ultimo episodio, nei giorni scorsi, in via De Amicis. Un uomo sulla quarantina, vestito di blu (indossava una tuta) e un elmetto giallo, si è presentato come un addetto incaricato di effettuare alcune verifiche sulla rete idrica. Ha suonato al citofono di una residente in quel quartiere, con la scusa che in fondo alla via ci fossero in corso dei lavori e, paventando presunti guasti che avrebbero compromesso la qualità dell’acqua, ha chiesto di poter entrare per controllare i contatori.

Il furto sventato all’ultimo momento

La proprietaria inizialmente gli ha dato credito e l’ha fatto entrare in cortile, ma poi il sedicente tecnico ha insistito per poter accedere all’interno dell’abitazione per eseguire presunti accertamenti. A quel punto la signora ha sospettato di essere di fronte a un truffatore e si è rifiutata di farlo entrare in casa, ottenendo lo scopo di allontanare il falso tecnico e sventare un probabile furto. Episodio segnalato dal Controllo del vicinato, sempre molto vigile e attento nel mettere in guardia rispetto a questi tentativi di truffe che, con modalità e scuse diverse, si stanno presentando con preoccupante frequenza ai danni specialmente di anziani.

«Diffidare dagli sconosciuti»

«La signora avvicinata dal falso tecnico è stata brava a capire per tempo che aveva a che fare con un probabile truffatore e, con risolutezza, lo ha messo alla porta e non lo ha fatto entrare in casa – afferma Davide Riggi, coordinatore del locale Controllo del vicinato – Premesso che vale sempre la regola base di non fare entrare nessuno in casa, per mandare via questi imbroglioni talvolta basta essere un po’ decisi e risoluti di fronte alla richiesta di introdursi in casa con le scuse più diverse». Parola d’ordine è diffidare dagli sconosciuti, che con i pretesti più disparati si presentano per conto del Comune o di enti che erogano pubblici servizi, e non dare credito neppure a telefonate che nascondano richieste di denaro o di accesso al proprio domicilio.

Si approfittano dei lavori in corso per trarre le persone in inganno

«In città sono in corso lavori sui sottoservizi e questo purtroppo potrebbe trarre in inganno – aggiunge Riggi – Questi lavori potrebbero essere utilizzati da truffatori come espediente per presentarsi a casa delle persone vestiti da operai, piuttosto che da tecnici per cercare di portare a termine i loro raggiri. Non bisogna farli entrare in casa e, nel dubbio, chiamare l’ente o il servizio per conto del quale sostengono di operare, oppure telefonare al 112, o chiedere l’aiuto o anche solo simulare di richiedere l’intervento di un familiare o di un vicino».

Stesse raccomandazioni da parte del sindaco, Simone Moretti:«Le truffe, specialmente ai danni di anziani soli, sono tra le azioni più meschine».

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