Tentata truffa al telefono: «Promesso un finto premio»

Lomazzo Un uomo si era spacciato per un incaricato che doveva fare delle domande a riguardo del sistema sanitario

Un sondaggio telefonico sul sistema sanitario terminato con la promessa di consegnare un premio, ma la moglie della probabile vittima ha sventato la truffa sul nascere. Ha subito informato i carabinieri Federica Manca, figlia di un pensionato di 68 anni raggiunto telefonicamente nei giorni scorsi. Dall’altra parte della cornetta c’era un tal Giordano, così si è presentato, incaricato di porre una serie di domande sulla Sanità.

«L’uomo conosceva incredibilmente alla perfezione dei particolari della storia clinica di mio padre – racconta Federica – Sapeva ad esempio che 12 anni fa era stato ricoverato in ospedale e precisamente al “Sacco” di Milano».

Tanto è bastato per carpire la fiducia del sessantottenne. «In quel momento papà era solo in casa. Mi ha raccontato che dopo aver risposto a tutte le domande, Giordano lo aveva avvisato che lunedì 23 gennaio sarebbe passato a trovarlo per consegnarli un “premio” insieme a un’altra persona». Una visita ribadita proprio lunedì 23 gennaio, giorno dell’appuntamento, da una nuova telefonata a cui ha risposto però la moglie del pensionato.

«Per fortuna la chiamata è stata intercettata da mia mamma». La donna ha troncato subito la conversazione così: «No venite ora, siamo occupati!»». Da quel momento Giordano, il fantomatico collega e il premio sono spariti. «Probabilmente la frase “Siamo occupati” li ha messi in guardia, insomma avranno capito che papà non era solo in casa. Da allora non hanno più telefonato».

Federica invece ha chiamato qualcuno: i carabinieri. «Papà è molto amareggiato per l’accaduto, ma gli ho spiegato che non è certo colpa sua. In quel momento magari aveva semplicemente voglia di chiacchierare e soprattutto chi era dall’altra parte del ricevitore sapeva tantissime cose di lui e molto personali». Federica spera che il suo racconto possa essere utile. «È fondamentale non far mai entrare in casa sconosciuti, non si sa mai quello che possa accadere».

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