Truffe, nuovo pericolo: appare il numero dei carabinieri

Olgiate Comasco Chi riceve la chiamata vede l’identificativo della stazione locale dell’Arma. I truffatori si fingono militari

Attenzione alla truffa del falso incidente, si fingono carabinieri e chiedono soldi per telefono. Oltre una dozzina le segnalazioni pervenute alla stazione dei carabinieri di Olgiate Comasco da persone che hanno ricevuto chiamate da un’utenza all’apparenza riconducibile al numero in uso alla locale caserma dell’Arma, ma il numero di chi chiama è falsificato. Si tratta di falsi identificativi del chiamante realizzati attraverso telefonate VoIP, utilizzando la sofistica tecnica telematica fraudolenta del cosiddetto “Id spoofing”.

È un tipo di attacco informatico che impiega in varie maniere la falsificazione dell’identità. Il meccanismo consiste nel modificare il numero del chiamante fingendo di essere la caserma dei carabinieri, come nel caso in oggetto, piuttosto che un istituto bancario, aziende di pubblici servizi, allo scopo di carpire la fiducia delle vittime e spingerle a trasferire denaro o comunicare dati personali.

Tecnologia sofisticata

Il raggiro è stato orchestrato da individui che si sono finti carabinieri, dimostrando un’inquietante abilità nell’arte della manipolazione. «Hanno contattato telefonicamente le vittime fingendosi appartenenti all’Arma. In questo tipo di truffe, i numeri chiamanti sono clonati e corrispondono a comandi dell’Arma (nel caso in questione della locale stazione) – spiega il maresciallo Andrea Marino, comandante della caserma dei carabinieri di Olgiate Comasco – Sistema usato per conquistare la fiducia delle vittime, che si sentono tranquillizzate nel vedere che il numero sul display corrisponde (in apparenza) a quello in uso ai carabinieri».

Stabilito il contatto, la truffa continua con il solito collaudato copione. «Le persone raggiunte telefonicamente si sono sentite dire che un loro familiare era rimasto coinvolto in un incidente stradale in Svizzera e che aveva bisogno di denaro per rientrare in Italia. Di lì a breve sarebbero state ricontattate e sarebbe passato da casa il maresciallo incaricato di ritirare i soldi – riferisce il comandante – Fortunatamente i tentativi di truffa non sono riusciti perché il più delle volte le vittime hanno riagganciato, avendo capito che era una truffa e hanno segnalato subito l’accaduto a noi».

Tentativi a tappeto

Nel primo pomeriggio di giovedì i carabinieri di Olgiate hanno ricevuto due chiamate nel giro di cinque minuti da persone che riferivano lo stesso tentativo di truffa telefonica. Situazione insolita che ha insospettito il comandante, il quale ha subito girato un messaggio sul gruppo del Controllo del vicinato (all’interno del quale è inserito, unitamente al comandante della polizia locale e ad altre figure istituzionali, ndr) per mettere in guardia i cittadini. L’intervento tempestivo dei carabinieri veri e l’accortezza delle potenziali vittime hanno permesso di evitare che i raggiri andassero a segno. Oltretutto tentati a tappeto sul territorio comunale.

Difatti, dopo le prime due segnalazioni, alla locale stazione dei carabinieri nel corso dello stesso pomeriggio ne sono arrivate almeno altre dieci e tutte dello stesso tenore.

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