Ubriaco, picchia l’ex moglie in strada. Arrivano i carabinieri e lo arrestano

La vicenda L’aggressore è residente a Lomazzo, l’episodio si è verificato nel Monzese. Prognosi di 14 giorni per la vittima, una donna di 27 anni che era andata a prendere la figlia

Quando l’ex moglie si è presentata per riprendere la figlioletta di 3 anni, lui ha fatto di tutto per impedirglielo. L’ha insultata e le ha tirato i capelli sino a farla cadere a terra, non contento le ha distrutto il parabrezza dell’automobile e anche lo Smartphone. Fortunatamente la donna, una ventisettenne brianzola, era già riuscita a chiedere aiuto ai carabinieri. Un’aggressione durata circa un’ora e per tutto questo tempo la loro bambina è rimasta sola in casa. L’ex marito violento ora è agli arresti domiciliari. Si tratta di un trentanovenne residente a Lomazzo, di professione impiegato, di origini romene.

Arrestato dai carabinieri di Seveso, è stato processato per via direttissima lunedì in tribunale a Monza per i reati di lesioni personali e rapina. I fatti risalgono allo scorso sabato 10 dicembre, quando la ventisettenne si è recata in un comune della provincia di Monza e della Brianza, non lontano dal confine comasco, per riportare a casa la sua bambina: la piccola aveva trascorso la giornata in compagnia del papà.

La donna si aspettava di venire accolta dal gioioso sorriso e dal caldo abbraccio della figlioletta, invece si è trovata a dover affrontare l’ex marito ubriaco e fuori controllo.

Il lomazzese, dopo l’arrivo dell’ex coniuge, è sceso in strada come una furia. Prima l’ha insultata verbalmente poi è stata un’escalation di violenza: l’ha strattonata, l’ha presa per i capelli sino a farla cadere al suolo. Non pago ha danneggiato il parabrezza della macchina con cui era arrivata, di proprietà dell’attuale compagno della donna, e le ha gettato a terra il telefonino distruggendolo: non voleva assolutamente che chiedesse aiuto a qualcuno.

Fortunatamente la ventisettenne aveva già allertato i carabinieri grazie al sistema ’Where Are U”: si tratta di una chiamata “muta” attivabile dalla App del 112, il numero unico di pronto intervento. La geolocalizzazione consente alle forze dell’ordine di raggiungere la vittima, non c’è bisogno che chieda aiuto parlando al telefono.

L’intervento dei militari

Quando i militari della stazione di Seveso sono arrivati sul luogo dell’aggressione, il trentanovenne stava ancora infierendo sull’ex moglie. Si sono subito frapposti tra i due, con non poche difficoltà vista l’ira del lomazzese, ma alla fine hanno bloccato l’uomo e l’hanno condotto in caserma. Contemporaneamente altri colleghi si sono occupati della bambina: durante gli interminabili minuti dell’aggressione era sola in casa, spaventata e raggomitolata sul divano. Sono stati i militari a portarla dalla madre. La donna, dopo aver finalmente riabbracciato la figlia, si è recata in ospedale.

I medici del pronto soccorso le hanno prestato le cure del caso e l’hanno dimessa con un prognosi di 14 giorni per le diverse ferite riportate.

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