Uccisa dal pirata per salvare il coniglietto
Premiato in Regione il bel gesto di Noemi

Vertemate con Minoprio I familiari ricevuti dal presidente Fontana e dall’assessore Comazzi «Grazie, hai trasformato la sensibilità in coraggio, compiendo un atto dal grande valore civico»

VErtemate con Minoprio

Non si può trovare un senso, quando una vita viene spezzata a vent’anni appena. Ma si può provare a darne uno al dolore di chi resta, custodendo con amore e riconoscenza la memoria di chi se n’è andato. Noemi Fiordilino, tanto amata e tanto rimpianta, è stata strappata ai suoi cari un mese fa, travolta nella notte lungo il rettilineo di via Vittorio Veneto a Lurago Marinone, dopo essere scesa dall’auto condotta dal suo fidanzato per prestare soccorso a un piccolo animale selvatico, un coniglio che avevano urtato e ferito.

La pergamena

Per questo gesto di generosità ieri l’assessore regionale al Territorio e Sistemi verdi Gianluca Comazzi, con il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, ha incontrato i familiari della studentessa universitaria di Lingue, che ad agosto avrebbe compiuto 21 anni.

«Insieme al presidente Attilio Fontana – le parole di Comazzi - ho voluto consegnare alla famiglia un riconoscimento per ringraziare questa meravigliosa ragazza per il coraggio che ha dimostrato e che purtroppo le è costato la vita. Grazie Noemi, ti ricorderemo sempre con gratitudine e affetto». Una ragazza piena di vita, di entusiasmo, con occhi vivaci e brillanti, nelle parole affrante di quanti l’hanno conosciuta, strappata senza misericordia ai genitori Cristina e Franco, ai fratelli Alyssa e Andrea. Un gesto semplice ma profondo, per sottolineare che il suo ricordo resta e resterà, che non è finito tutto quella terribile notte.

L’assessore Comazzi ha consegnato al familiari un riconoscimento nel quale si legge: «A Noemi, che per salvare una vita innocente ha trasformato la sensibilità in coraggio, compiendo un atto dal grande valore civico. La tua memoria sarà custodita con rispetto e gratitudine».

Tornava da una festa di laurea

A ricostruire quei tragici momenti era stato il fidanzato Sami, coetaneo di Appiano Gentile, raccontando che quella notte lui e Noemi stavano tornano a casa, dopo aver festeggiato la laurea di un’amica, quando hanno investito un coniglio. La ragazza gli aveva chiesto subito di tornare indietro per soccorrerlo, quindi si erano fermati a bordo strada. «Ho visto arrivare una macchina che andava molto forte – le sue parole ai microfoni di Rai 2 - vedevo che si avvicinava in poco tempo, allora ho preso la mia ragazza e ho fatto per tirarla verso di me. Ma è stata strappata via dalle mie mani».

Omesso soccorso da ubriaco

La ventenne è stata sbalzata per 50 metri dalla Golf condotta da Vincenzo Crudo, 32enne di Fenegrò, che, rintracciato dai carabinieri, inizialmente aveva detto che gli era stata rubata l’auto. Aveva un tasso alcolemico di 1,49 milligrammi per litro, il triplo rispetto al consentito, e il piede destro ingessato per un infortunio oltre alla patente scaduta. Per lui una contestazione pesantissima, quella di omicidio stradale pluriaggravato e omissione di soccorso.

«Non so cosa si possa dire della persona che ha fatto tutto questo – aveva aggiunto - Non saprei come descrivere chi le ha tolto la vita a 20 anni. Noemi si stava realizzando, era una ragazza che studiava per realizzare i suoi sogni. Non molleremo finché non verrà fatta giustizia come si deve. Se non si fa niente, ci saranno sempre persone che piangeranno i loro cari».

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