
Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Sabato 13 Settembre 2025
Uggiate-Ronago, due anni insieme: «Fusione promossa a pieni voti»
Il bilancio Il sindaco Tettamanti: «Dai cittadini nessuna voce contraria». Ma Dondelli contesta: «Zero miglioramenti, la pioggia di soldi non basta»
Uggiate con Ronago
Due anni fa, il 35% per cento dei 6.425 elettori si recò alle urne sulla proposta di unificare due Comuni, Uggiate Trevano e Ronago. Prevalsero i 1.260 sì sui 930 no.
La domenica del 10 settembre 2023 segnò l’inizio del percorso per la nascita del ventesimo Comune della provincia di Como per numero di abitanti, circa 6.900.
Oggi bilancio del municipio è pari a nove milioni e 721mila euro, la quota per investimenti è di due milioni e 720 mila euro; e il contributo statale per la fusione è di 773mila euro.
Il neo assessore Giacomina Arrighi non ha mai nascosto i problemi per unificare bilanci e procedure di due Comuni, Ronago che contava 1.700 abitanti ed Uggiate, 5.200 circa. Tuttavia adesso, dopo due rivoluzioni solari, è giunto il momento di tirare le prime somme, e non si parla solo di numeri.
«Fusione da promuovere a pieni voti, il bilancio generale è più che positivo - afferma il sindaco Ermes Tettamanti, eletto nel giugno 2024 - Dal punto di vista dell’amministrazione, c’è massima sintonia sul lavoro che stiamo portando avanti: i nostri ragionamenti non sono mai stati settoriali, ma per un territorio unico. Da parte dei cittadini, non abbiamo mai riscontrato, almeno direttamente, nessuna voce contraria al nuovo Comune. Anzi, abbiamo ricevuto solo apprezzamenti per il nostro lavoro, la nostra disponibilità e presenza sul territorio».
Tuttavia sono le persone a fare di due Comuni una comunità. Agostino Grisoni, ultimo sindaco di Ronago ed ora capogruppo di “Uniti per unire”, osserva: « Il referendum del 2023 nasceva da una visione strategica di lungo periodo e non da calcoli elettorali. Ora siamo in minoranza, ma non cambia la validità del progetto, né la necessità di affrontare con coraggio sfide strutturali. Credo ci siano ancora opportunità da cogliere, a partire dalla possibilità di favorire la partecipazione della popolazione. È il coinvolgimento a fare la differenza, non solo tra l’agire e il non agire. Bisogna puntare su scelte di qualità per rendere Uggiate con Ronago più attrattivo, pulito, inclusivo e solidale. Non basta gestire il presente, solo guardando avanti, potremo valutare l’impatto di quella proposta per costruire il futuro».
Diego Dondelli, capogruppo di “Uniti per il cambiamento” non ha mai creduto nella fusione. E resta della sua idea. « Continuo a non vedere miglioramenti in alcun campo – osserva – registro solo contrattempi per la popolazione: a tutt’oggi, per esempio, in Val Mulini vi sono ancora numeri civici doppi. Ciò che ha animato lo spirito della fusione è sempre stata la pioggia di soldi, ma se non si arriva a chiudere progetti iniziati dieci anni fa, che senso ha? Che senso ha prendere un paese e trasformarlo in rione? I soldi della fusione sono utilizzati per soddisfare i costi sempre più pesanti degli uffici tecnici. La fusione non è stata fatta per il bene della popolazione: è senza fondamenta».
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