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Venerdì 31 Ottobre 2025
Valmorea, baratto per pagare le tasse: con lavori di utilità
Il caso La decisione per venire incontro alle famiglie in difficoltà, con un reddito basso
Valmorea
Manodopera per pagare le tasse invece dei soldi. Lavori di pubblica utilità per saldare i debiti con l’amministrazione comunale: Valmorea è forse tra i primi in Italia ad applicare “la legge del baratto” e l’altra sera, l’assemblea consiliare ha approvato il regolamento all’unanimità.
In realtà, il titolo della delibera all’ordine del giorno è: «Approvazione del regolamento per la disciplina della cittadinanza attiva e della partecipazione dei cittadini in materia di tutela e valorizzazione del territorio».
L’enunciato non lasciava presagire la sostanza del provvedimento che ha colto un po’ di sorpresa il pubblico di cinque o sei persone presenti: tutti sono chiamati a pagare le tasse, secondo le proprie capacità e possibilità.
La decisione
In pratica, nel caso in cui un contribuente non riesca a pagare imposte e tariffe di competenza comunale, come Imu e Tari, dovrà dedicare tempo ed energie alla Comunità, prestandosi per lavori di manutenzione, sorveglianza fuori dalle scuole, tutela del territorio, pulizia degli immobili pubblici e sono solo alcune delle voci elencate dal sindaco, Giampiero Pandiani che ha così puntualizzato tutti i contributi al bene pubblico che i cittadini possono fornire.
«Ma non spunterà qualche furbetto che ne approfitta per non sborsare soldi e nel tempo libero fa qualche lavoretto di pubblica utilità per coprire i mancati versamenti? », ha obiettato il consigliere Francesco Ghielmetti.
«Non c’è questo pericolo – ha replicato il sindaco – Abbiamo posto paletti precisi e comunque nessun furbetto di nessuna specie ha casa in questo Comune».
I parametri
Il primo paletto è l’Isee familiare: non può essere superiore a 8.500 euro l’anno, un importo molto basso: «Invece di mandare le cartelle esattoriali che comportano sempre problemi, facciamo fare lavori utili», ha sottolineato Pandiani, continuando l’elenco delle possibili prestazioni lavorative e tra queste, spicca l’ambito sociale, come la spesa per conto di chi non può uscire da casa, le pulizie domestiche per chi non è in grado di svolgerli, l’assistenza nei compiti scolastici.
Il valore di ogni ora di lavoro è di dieci euro e il monte ore accumulato verrà scomputato dal debito contratto con il Comune. È prevista una copertura assicurativa per responsabilità civile verso terzi e il Comune provvederà alle attrezzature necessarie per le piccole manutenzione degli immobili, dei parchi, delle aiuole, dei cigli delle strade, dei marciapiedi e dei sentieri, tutto enumerato nel provvedimento.
Tra i requisiti richiesti al lavoratore che accetta il baratto: l’assenza di condanne penali e l’idoneità psico- fisica in rapporto al tipo di attività alla quale si dedica. Ma quanti saranno i contribuenti interessati al baratto? Non sono state fornite cifre: «qualcuno», è stato indicato genericamente dal sindaco che ha rimarcato come «tutti hanno il dovere di dare qualcosa alla Comunità: non si può non pagare. E il baratto amministrativo va incontro alle esigenze di tutti».
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