Via Tarchini è troppo pericolosa: «Stiamo pensando a un tutor»

Olgiate L’incidente di domenica è solo l’ultimo di una lunga lista in quella strada. Il sindaco: «Le auto viaggiano troppo veloci»

Velocità sostenuta e incidenti, si studiano soluzioni per mettere in sicurezza via Tarchini e altre strade dove si corre troppo. Si valutano tutor e autovelox. Lo scontro auto – moto di domenica nei pressi dell’intersezione con via Sterlocchi, causato da una dinamica molto particolare, ha però alimentato la preoccupazione sulle condizioni di quella strada già teatro anche di gravi sinistri. Troppo spesso è percorsa ad alta velocità; nel tratto in curva si tende a rallentare, ma subito dopo auto e moto riprendono a sfrecciare; specialmente di notte raggiungono velocità impressionanti a detta di chi abita in zona. La presenza di diverse intersezioni contribuisce ad aumentare situazioni di rischio.

Il problema

«Le altre criticità sono minori rispetto al problema della velocità che purtroppo è oggettivo – afferma il sindaco Simone Moretti – Non è la strada in sé pericolosa, ma i comportamenti alla guida. Se tutti andassero alla velocità indicata da cartelli e Codice della strada, non ci sarebbe bisogno di nulla più di quello che c’è già. Ciò premesso, come amministrazione comunale, con la polizia locale, siamo in attesa dell’approvazione del nuovo Codice della strada per indicare alcune zone/strade candidate per la posa di tutor e/o autovelox, che possano drasticamente ridurre la velocità, e chiedere alla Prefettura l’autorizzazione a installare sistemi fissi di controllo elettronico della velocità».

La normativa

Potrebbero entrare in funzione in via Tarchini, via Milano, via Repubblica e forse su viale Trieste. «Vediamo se l’attivazione di sistemi fissi di controllo elettronici della velocità sia fattibile dal punto di vista normativo e anche dei costi da sostenere – precisa Moretti - Sono in corso valutazioni».

Stesso fine, ma soluzioni differenziate. «Su suggerimento della polizia locale, per via Tarchini l’indicazione sarebbe orientata all’attivazione di un tutor, col quale si avrebbe un periodo più lungo di moderazione della velocità, in quanto il tutor fa una media della velocità di ingresso e di uscita – spiega Moretti - L’autovelox scatta al superamento del limite, ci si ferma ma poi si pigia subito sull’acceleratore; col tutor anche la ripresa della velocità è un po’ più lunga. Se si decidesse di fare la proposta di un tutor in via Tarchini, l’indicazione sarebbe di metterlo prima e dopo il ponte. Sulle vie Milano e Repubblica già la presenza di autovelox fissi farebbe da deterrente».

Gli interventi già attuati e allo studio hanno come obiettivo la sicurezza. Lo rimarca il sindaco: «Gli spunti che arrivano dai cittadini sono suggerimenti di chi ci vive in quelle zone, è preoccupato e vorrebbe migliorare la situazione. Il nostro compito è di ascoltare, tenerne conto e studiare soluzioni più o meno realizzabili e concretizzabili qualcuna in tempi brevi e altre sul lungo periodo. A tal fine non escludiamo di dare l’incarico di uno studio generale del traffico per avere una visione globale, anche in relazione a esigenze che nel corso degli anni cambiano, e per incardinare eventuali futuri interventi in una logica di insieme».

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