Abituate i vostri figli agli occhiali da sole. E attenzione alle lenti: mai in piscina

Occhi, i consigli utili Per i più piccoli esistono in commercio delle speciali (e utili) montature pediatriche. Il cristallino dei bimbi è molto trasparente, con un rischio più elevato di “abbagliamento” solare

Abituare i bambini all’utilizzo degli occhiali da sole, quando necessario, è un’altra buona pratica in termini di prevenzione. Molti bambini e ragazzi oggi utilizzano le lenti a contatto, attenzione a non abusarne e soprattutto è importante ricordare che è assolutamente sconsigliato l’uso di questi dispositivi medici in piscina.

Come conferma Filippo Tassi, oculista del Palazzo della Salute Wellness Clinic e dell’istituto Clinico Sant’Ambrogio di Milano, l’eccessiva esposizione alle radiazioni solari, in particolare durante i primi anni di vita, sottopone i bambini a un importante stress ossidativo che interessa non solo la pelle ma anche la retina. Il cristallino dei bambini, infatti, è molto trasparente quindi sono soggetti più a rischio di “abbagliamento”.

Abusi e utilizzi scorretti

Questo non significa far utilizzare ai più piccoli gli occhiali da sole sempre e comunque, ma quando è necessario. I bambini dovrebbero indossare gli occhiali da sole in estate, soprattutto nelle ore in cui i raggi solari sono più forti, e in inverno quando si è in montagna e c’è la neve che riflette maggiormente le radiazioni. Ma come scegliere l’occhiale da sole giusto per il proprio figlio? È importante rivolgersi a degli ottici specializzati che potranno indicare il modello più adatto. Esistono, infatti, sia per gli occhiali da sole che da vista, delle montature “pediatriche” in quanto deve essere strutturata per avere una specifica forma della lente che consenta di coprire interamente il campo visivo del bambino.

Le regole di prevenzione che valgono per gli adulti sono utili anche per i bambini. Quindi non bisogna esporli al sole nelle ore più calde della giornata o ad agenti atmosferici (vento eccessivo) che potrebbero essere nocivi per la salute degli occhi.

Molti bambini e ragazzi, soprattutto quando il difetto visivo è importante, oggi utilizzano lenti a contatto prescritte dall’oculista per svolgere in maggiore libertà alcune attività, rispetto a come potrebbero fare con gli occhiali, come praticare sport. Come sottolinea l’esperto però, purtroppo, soprattutto tra gli adolescenti, l’uso di questi dispositivi medici è spesso eccessivo. È importante sapere che l’abuso, o un uso scorretto, di lenti a contatto può portare a problemi di natura infettiva, che possono causare anche a una compromissione visiva.

La soluzione usa e getta

Tra le regole di buonsenso, oltre a quelle di un corretto utilizzo e igiene delle lenti, anche tra i più giovani, ci deve essere anche quella di non utilizzarle in piscina o quando ci si immerge in acqua stagnante. Questo perché potrebbero esserci nell’acqua dei funghi che a contatto con la cornea potrebbero provocare delle infezioni pericolose e difficili da trattare.

Possono essere indossate, invece, se si fa il bagno in mare, ma ricordandosi di non utilizzarle per troppe ore al giorno. Il consiglio dello specialista, oltre a quello di preferire delle soluzioni usa e getta, è quella di far usare le lenti al proprio figlio, magari al mattino per qualche ora in spiaggia, per poi toglierle durante la pausa del pranzo. Dopo due o tre ore, potranno essere nuovamente indossate per qualche altro momento di gioco o svago in libertà durante il pomeriggio in spiaggia. L’invito però è a non superare le sei-sette ore di utilizzo nell’arco della giornata.

Attenzione, infine, al sole che può filtrare da passeggini e ombrelloni. Esistono, infatti, dei modelli di passeggini che hanno una protezione dal sole con filtro, ma altri modelli no (stessa cosa vale per gli ombrelloni), ecco perché è necessario utilizzare qualcosa di schermante per proteggere anche i bambini più piccoli.

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