Fegato, cuore, reni, polmoni: sono tanti i benefici dell’agopuntura

L’intervista Presa “in prestito” dalla medicina cinese, è una tecnica molto diffusa anche in Italia per contrastare il dolore. Il parere del medico: «Gli aghi stimolano le cellule a produrre degli antinfiammatori e degli analgesici naturali»

Sono diversi gli studi scientifici che nel corso degli anni hanno dimostrato i benefici dell’agopuntura. Questa medicina complementare cinese è molto conosciuta anche in Italia per contrastare il dolore, ma sono davvero numerose le patologie che possono essere trattate. Abbiamo chiesto a Francesco Marino, responsabile del Servizio di Terapia del Dolore dell’Istituto Clinico Beato Matteo di Vigevano, di aiutarci a conoscere meglio questa pratica.

Dottore l’agopuntura è una pratica che ha origini orientali molto antiche e che da anni è ormai entrata a far parte dei percorsi di cura anche in Occidente. Ma di che cosa si tratta?

La tecnica è nata in Cina. Secondo la teoria orientale le malattie sono dovute a un eccesso o a un deficit energetico per questo grazie all’agopuntura è possibile far fluire armonicamente l’energia all’interno del corpo per ristabilire una situazione di benessere. L’agopuntura va così ad agire, attraverso gli aghi posizionati su alcuni punti caratteristici, per ripristinare il fluire dell’energia.

Esiste anche una teoria occidentale? Anche l’Oms ne ha riconosciuto i benefici e sono numerosi gli studi condotti negli anni che hanno poi ampliato l’uso di questa pratica?

In Occidente è stato studiato in maniera scientifica il modo di agire dell’agopuntura e sono state fatte alcune ipotesi sui benefici. Quello che è stato riscontrato è che pungendo alcuni punti particolari, che sono quelli descritti negli antichi testi cinesi, si va a stimolare le cellule e a produrre degli antinfiammatori e degli analgesici naturali. Vengono, infatti, dimesse endorfine, piuttosto che altri neuromediatori, che hanno la funzione di andare a riequilibrare l’organismo e allo stesso tempo si rilassa la muscolatura e vengono attivate delle vie nervose che vanno a inibire la sensazione dolorifica.

Ma chi può praticare l’agopuntura?

In Italia l’agopuntura può essere praticata solo da medici regolarmente iscritti all’Albo Professionale. Esistono anche degli elenchi speciali dove vengono indicati i professionisti che eseguono questa pratica ma devono comunque essere iscritti all’Ordine dei Medici.

Quanto è diffusa nel nostro Paese?

Senza dubbio è una pratica molto diffusa. Non ci sono dati certi ma si stima che circa il 20% degli italiani si sia sottoposto almeno una volta nella vita a una seduta di agopuntura.

Ma come vengono individuati i punti dove inserire gli aghi?

La prima cosa da tenere in considerazione è la patologia da trattare. A questa va aggiunta l’esperienza millenaria dei medici cinesi che nel tempo hanno individuato i punti dove il trattamento si rivela più efficace. Questi punti vengono individuati con i reperi anatomici in base ai meridiani e cioè alla rete di canali su cui, secondo la teoria cinese, fluisce l’energia vitale. Alcuni di questi punti vengono trattati anche per più patologie, come quelli che riducono l’ansia, visto che non è raro che chi ha una problematica di salute abbia anche uno stato ansioso.

Quali sono i vantaggi del trattamento?

Tra i vantaggi c’è senza dubbio il fatto che non vengono utilizzati farmaci. Negli aghi, infatti, non sono contenuti medicamenti, ma sono usati solo per stimolare. L’agopuntura nella maggior parte dei casi non comporta effetti collaterali o complicanze. Quindi questa forma di medicina complementare può essere usata anche quando i farmaci o le altre tecniche sono controindicate, come nel caso di allergie, oppure di gravi malattie come insufficienza respiratoria, epatica, cardiaca o renale.

L’agopuntura è entrata a far parte da tempo dei percorsi di terapia del dolore, ma l’impiego di questa pratica è molteplice. Ci aiuta a capire quali patologie possono essere trattate?

Essendo una terapia che non ha praticamente controindicazioni e limiti sono ampi i suoi impieghi. In Italia tra le problematiche più trattate ci sono senza dubbio le sindromi dolorose di diversa natura, come cefalee, emicranie, cervicalgie, lombalgie, dorsalgie, sciatica, artrosi, artriti, fibromialgia. Altre tipologie di problematiche trattate sono allergie, asma, stitichezza, sindrome del colon irritabile, dolori mestruali, disturbi del post menopausa, del sonno, dell’umore e depressione. Viene anche usata per l’impotenza e la sterilità. Come visto, insomma, lo spettro è molto ampio.

Può aiutare a ridurre l’utilizzo di farmaci?

Possono essere trattati anche pazienti che hanno più patologie come già anticipato, ad esempio, quelli con patologie epatiche, renali e respiratorie nei quali è importante andare a trattare il dolore senza andare a utilizzare farmaci che potrebbero peggiorare le patologie esistenti. Riuscire a rilassare la muscolatura o a dare un sollievo in generale, inoltre, consente di istaurare un circolo virtuoso rispetto al circolo vizioso che si verifica quando una persona ha dolore o uno stato di malessere generale e dove spesso anche la componente ansiosa gioca un ruolo importante. In questi casi solitamente si riesce a ridurre anche il dosaggio dei farmaci.

Come avviene la prima seduta?

Prima di tutto va fatta un’attenta anamnesi per cui se il paziente per una diagnosi precisa necessita di alcuni accertamenti, come una risonanza magnetica o una Tc, e non sono stati fatti in precedenza, allora prima di iniziare il trattamento con agopuntura è preferibile avere un quadro generale dello stato di salute del paziente. Altro esempio può essere un paziente che ha problemi di gastrite, prima di iniziare il trattamento, può essere necessario sottoporsi a una gastroscopia. Se tutti gli accertamenti sono già stati fatti o se non sono necessarie altre indagini strumentali allora, dopo l’anamnesi e la diagnosi, si procede anche a una diagnosi di medicina tradizionale cinese per individuare delle caratteristiche del paziente. Se un paziente risulta anche ansioso, insomma, oltre ai punti per trattare la patologia, verranno stimolati anche quelli anti-ansia.

Quante sedute sono necessarie per avere i primi benefici?

La reazione al trattamento è soggettiva, anche perché dipende molto anche dall’interazione tra medico e paziente. Ci sono pazienti in cui il controllo del dolore e il rilassamento muscolare, ad esempio, sono immediati e altri in cui è necessario più tempo. Solitamente prima di stabilire se il trattamento è efficace, o comunque per ottenere dei benefici a lungo termine, deve essere completato un ciclo di 5-10 sedute con cadenza settimanale. I cicli possono essere poi ripetibili nel tempo. La seduta generalmente ha una durata che può variare dai 15 ai 30 minuti.

Il trattamento è doloroso? E c’è chi ha paura dell’ago?

Si tratta di aghi sottilissimi quindi generalmente i pazienti superano senza problemi la paura dell’ago. Questi micro-aghi vengono introdotti appena sottocute, quindi nel derma, e il dolore, se c’è, è minimale. La tipologia di ago varia a seconda della patologia da trattare ma la maggior parte delle persone non sente dolore durante il trattamento.

L’agopuntura può essere eseguita anche nei bambini?

L’agopuntura è generalmente rivolta alla popolazione adulta, ma non esistono particolari limitazioni per quanto riguarda l’età. Nella fascia pediatrica si deve valutare il singolo caso con il pediatra di riferimento.

© RIPRODUZIONE RISERVATA