Menopausa e fragilità. Occhio alla prevenzione

Ginecologia I sintomi si manifestano in genere tra i 48 e i 53 anni - E innescano una serie di fragilità che meritano un monitoraggio costante

I cambiamenti che interessano le donne con l’arrivo della menopausa sono molteplici e tutti importanti. Non solo gli aspetti fisici, ma anche quelli psicologici e di relazione hanno un ruolo fondamentale, senza dimenticare l’importanza della prevenzione in questa fase della vita.

Un tema, quello della menopausa che recentemente ha visto gli specialisti confrontarsi in occasione del congresso nazionale congiunto Sigite (società italiana ginecologia terza età), Sim (società italiana menopausa) e Fiss (federazione italiana sessuologia scientifica) che si è tenuto a Genova il 18-19 settembre. «Viene confermato il fatto che la menopausa è un momento di cambiamento particolarmente delicato nella vita di una donna – spiega Diego Riva, ginecologo e sessuologo della Smart Clinic all’interno del centro Cantù 2000, che ha partecipato al Congresso in qualità di relatore – in quanto oltre ai cambiamenti biologici entrano in gioco dei cambiamenti psicologici, soprattutto per quanto riguarda l’immagine di sé che la donna ha, talvolta anche per l’aumento di peso corporeo che è frequentemente associato a questa fase della vita». La menopausa fisiologica, naturale, che coincide con la fine della capacità riproduttiva della donna, si manifesta generalmente tra i 48 e i 53 anni, mentre si parla di menopausa ritardata dopo i 54 anni. Durante la menopausa gli ormoni ovarici, cioè gli estrogeni, si riducono fino ad annullarsi. La fase che la precede, detta premenopausa, può durare qualche mese ma anche un paio di anni. Non si tratta così di un cambiamento che arriva all’improvviso.

Per definire una donna in menopausa devono trascorrere almeno dodici mesi consecutivi durante i quali non è presente il ciclo mestruale. In questo periodo, inoltre, possono presentarsi dei sintomi che variano da donna a donna. Va detto che alcune donne possono non avvertire alcun sintomo. Tra i sintomi più diffusi ci sono vampate di calore accompagnate da sudorazione e aumento del battito cardiaco, disturbi del sonno, ma anche disturbi psichici come ansia, stati lievi di depressione e difficoltà di concentrazione.

«Dopo la cessazione del ciclo mestruale il corpo delle donne è soggetto a dei cambiamenti metabolici – sottolinea Riva – questo, come detto, comporta un aumento di peso, ma anche della pressione arteriosa, del colesterolo. Aspetti da non sottovalutare visto che il passaggio all’età non fertile per una donna comporta anche un rischio raddoppiato di sviluppare patologie cardiovascolari. Anche le ossa tendono ad indebolirsi». Proprio il tema della fragilità ossea è all’attenzione degli esperti, come conferma il ginecologo. «Subito dopo la cessazione delle mestruazioni e in particolare nel primo anno – precisa – si è visto che l’aumento della fragilità ossea è molto rilevante, per poi rallentare nelle fasi successive. Questa fragilità viene monitorata attraverso un esame specifico, detto Moc, che viene ripetuto ogni due/tre anni, oltre a questo possono essere valutate delle integrazioni di Vitamina D e calcio. «Il periodo che precede la menopausa è spesso caratterizzato da cicli irregolari – aggiunge lo specialista – a volte sono molto ravvicinati, a volte ritardati, in altri casi possono esserci situazioni alternate. In questa fase è importante effettuare dei controlli dal ginecologo per verificare che non ci siano patologie a carico dell’utero o delle ovaie. Le donne in menopausa, inoltre, non devono mai dimenticare la prevenzione dei tumori, in particolare il tumore alla mammella, tumore alle ovaie e tumore dell’endometrio».

Il 12% delle donne in Italia si ammala di tumore alla mammella. «Stiamo parlando di una donna su otto – dice ancora Riva – Ecco perché è importante eseguire lo screening con la mammografia visto che, in caso di neoplasia intercettata precocemente, aumenta in modo importante la possibilità di cura e di guarigione».

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