Blue economy e Intermizoo: Ciambetti “Uso sostenibile delle risorse acquatiche"

(Arv) Venezia 19 apr. 2023  -     “Quella di oggi è stata una giornata di formazione di altissimo livello, rappresentando per la Terza commissione del Consiglio regionale un’occasione preziosa non solo per approfondire il progetto di legge sulla Blue Economy, che traccia un nuovo modello di sviluppo grazie alle risorse acquatiche, ma anche per poter vedere da vicino uno dei centri di eccellenza nel campo dell’allevamento bovino, la cui fama – forte di risultati e di un lavoro di altissima qualità - ha varcato da tempo i confini regionali per raggiungere una dimensione internazionale”.

Lo afferma il Presidente del Consiglio Regionale del Veneto  Roberto Ciambetti  a conclusione della seduta della Terza commissione consiliare convocata oggi a Caorle, presso Vallevecchia, alla Brussa di Caorle (VE) sia per una serie di audizioni in merito al progetto di legge regionale n. 169   “Blue Economy, uso razionale delle risorse connesse al sistema idrico regionale, formazione e lavoro per lo sviluppo sostenibile e l’economia circolare”, sia per una visita ad Intermizoo, società gestita da Veneto Agricoltura specializzata in tecniche innovative di genetica applicate all’allevamento. Nata nel 1974 con l’obiettivo di aumentare le produzioni di latte vaccino, la longevità e la fertilità dei bovini, oltre alla qualità del latte per la trasformazione e l’attitudine casearia, Intermizoo è diventata nel corso degli anni un centro di eccellenza a livello internazionale e nel campo della genetica bovina, detenendo una quota significativa della genetica di tutt’Italia.

“La Blue Economy è un settore emergente dell’economia della Regione, un innovativo modello di sviluppo economico basato sull’uso sostenibile delle risorse acquatiche, e che punta a rilanciare specifiche attività produttive e a ridurre le emissioni inquinanti. Possiamo pensare ad essa come ad un vero e proprio lasciapassare per il futuro, puntando alla valorizzazione di tutte quelle risorse ed attività che dipendono dal mare, dai laghi, dai fiumi, dalle falde, dai canali irrigui che insistono nel territorio veneto. La volontà è quindi quella di implementare l’Obiettivo di sviluppo sostenibile 14 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, dando al progetto di legge un respiro ampio, globale. Le declinazioni della Blue Economy sono molteplici: formazione, lavoro, turismo, acquacoltura, ricerca, tutela dell’ambiente, informazione e coinvolgimento degli stakeholders. In una regione come il Veneto, con un patrimonio ambientale unico, il mare e le coste, la rete lacustre e fluviale possono rappresentare dei motori concreti dell’economia, che meritano di essere sfruttati con intelligenza e professionalità adeguate”, spiega Ciambetti.

“230 selezionati tori di razza Frisona, oltre 15 bufali, oltre 1 milione e 200 mila dosi di seme prodotte ogni anno dai tori selezionati, la metà delle quali vengono esportate in 55 Paesi, varcando i confini europei e raggiungendo Giappone, Cina, Pakistan, Turchia, America e Nord Africa. Credo che i numeri di Intermizoo parlino da soli. Non esito a definire questo centro come unico al mondo, non solo per le tecniche innovative di genetica ma anche per una costante ricerca volta al miglioramento dell’allevamento, con ricadute nel settore lattiero-caseario. Ne sono una prova i progetti più recenti come la carta d’identità dei bovini connessa all’indice Pro Caseus - in grado di misurare la qualità del latte partendo dai tori riproduttori – e il nuovo laboratorio di sessaggio del seme inaugurato a marzo. L’evoluzione compiuta da Intermizoo nel corso di questi anni sintetizza perfettamente cosa voglia dire eccellenza e la capacità del Veneto di guardare orgogliosamente al contesto internazionale. Come istituzioni, il nostro impegno è quello di valorizzare le risorse di qualità di cui disponiamo: Blue economy e ricerca nel settore dell’allevamento sono proprio tra queste”, conclude Ciambetti. 

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