Comunicato Stampa: Consiglio Veneto, ok al piano triennale 2025-27 su iniziative e interventi nel settore immigrazione


(Arv) Venezia 16 set. 2025 - Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato oggi, con 32 voti favorevoli e 9 astenuti, il piano triennale di massima 2025-27 delle iniziative e degli interventi nel settore dell'immigrazione, già illustrato nel corso della seduta precedente dal relatore d’aula, il consigliere Stefano Giacomin (Lega-LV), con la correlazione affidata alla consigliera Elena Ostanel, capogruppo de il Veneto che Vogliamo.
La proposta di deliberazione amministrativa in argomento, sulla scorta dei piani precedenti e della disciplina di cui alla l. reg. n. 9/1990 “Interventi nel settore dell’immigrazione”, individua le aree prioritarie del nuovo Piano Triennale, l’ulteriore potenziamento del coordinamento relativo agli interventi sui servizi abitativi (ad esempio, con progetti per agevolare l’accesso all’alloggio attraverso accordi con proprietari e agenzie immobiliari, e con la sperimentazione di formule di garanzia locativa e di supporto ai Comuni per la ristrutturazione di immobili destinati a centri di accoglienza temporanea), sull’inclusione scolastica dei minori di seconda generazione, sulla formazione linguistica e civica, nonché sulla promozione dell’integrazione socio-lavorativa attraverso il rafforzamento della cooperazione con i Centri per l’Impiego, anche tramite la mediazione linguistico-culturale, per individuare percorsi di orientamento e formazione professionale dedicati. La programmazione 2025-27 tiene conto, inoltre, del riparto delle quote del decreto flussi, che prevede nuovi ingressi di lavoratori non comunitari a carattere stagionale e non stagionale. Altri elementi che caratterizzano il nuovo Piano: il consolidamento del ruolo dell'Osservatorio Regionale Immigrazione; la piena attuazione del nuovo Registro regionale dei mediatori culturali, istituito con l. reg. n. 3/2024; le azioni destinate ad aumentare la partecipazione femminile al mercato del lavoro; il rafforzamento dell'Osservatorio Antidiscriminazione e della rete RADAR per il contrasto alle discriminazioni. La relazione introduttiva al Piano presenta, inoltre, un quadro dettagliato della presenza straniera in Veneto, basandosi sui dati più recenti: in sintesi, la popolazione straniera residente nella regione - distribuita in modo eterogeneo sul territorio, con una concentrazione maggiore nelle province di Verona, Padova e Treviso, mentre Belluno registra i valori minimi - ammonta a circa 498mila persone (il 10,3% della popolazione complessiva); le principali comunità provengono dalla Romania (126mila persone), dal Marocco (46mila) e dalla Cina (36mila). Questa presenza è distribuita in modo eterogeneo sul territorio, con una concentrazione maggiore nelle province di Verona, Padova e Treviso, mentre Belluno registra i valori minimi. Dal punto di vista occupazionale, gli stranieri rappresentano una componente rilevante del mercato del lavoro regionale: si contano circa 263mila lavoratori stranieri (l’11,8% del totale degli occupati in Veneto), per lo più concentrati nei settori dei servizi alla persona, dell’industria manifatturiera, dell’agricoltura, della logistica e della ristorazione.

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