Comunicato Stampa: CRV - Alexander Langer, ambientalista e costruttore di ponti tra comunità, ricordato al Ferro Fini

Alexander Langer, ambientalista e costruttore di ponti tra comunità. Masolo (Europa Verde): “Figura ancora attuale, che ci ha lasciato il fondamentale concetto di conversione ecologica”

(Arv) Venezia 10 lug. 2025  - Il consigliere regionale Renzo Masolo (Europa Verde) ha ricordato oggi, a palazzo Ferro Fini, la figura di Alexander Langer, intellettuale, ambientalista e costruttore di ponti tra comunità, in occasione del trentesimo anniversario della sua morte, avvenuta il 3 luglio 1995.
Hanno offerto il proprio contributo per ricordare la vita e le azioni di Alexander Langer anche il consigliere regionale di Europa Verde Andrea Zanoni, Marco Boato, presidente nazionale di garanzia di Europa Verde, e Gianfranco Bettin, consigliere comunale a Venezia.
Renzo Masolo ha introdotto la conferenza stampa affermando che “Alexander Langer ci manca da trent’anni. Oggi è una giornata speciale, un momento importante. Le parole di Alex hanno tutt’ora una grande forza. Il suo è stato un pensiero profondo, che ha piantato radici ed è punto di riferimento per i Verdi e per chi si riconosce in una ecologia politica e cerca proprio nella politica qualcosa di umano. Fondamentale è il concetto di conversione ecologica sviluppato da Langer: ancora prima della transizione ecologica, dobbiamo cambiare noi stessi e il modo che abbiamo di relazionarci con gli altri e con il mondo. Altro importante concetto elaborato da Alexander è quello dell’ecologia integrale, rilanciato nel 2015 da Papa Francesco con l’Enciclica ‘Laudato Sì’, capace di tenere assieme ambiente, pace, giustizia sociale, convivenza, relazioni. Perché non possiamo difendere la terra senza difendere le persone e i legami umani. In un mondo che corre sempre più veloce e che vede la violenza quale strumento privilegiato per imporre le idee, contrapponiamo un modo di vivere più lento, più profondo, più dolce, più gentile; una politica che approfondisce, che ascolta, che non vuole dominare ma prendersi cura, che crea partecipazione. Perché soli si rischia di crollare, mentre assieme possiamo salvare il pianeta e renderlo più giusto. Oggi rilanciamo un cammino, quello tracciato da Alexander Langer, che deve continuare”.
Andrea Zanoni ha sottolineato “l’importante eredità politica che Alexander Langer ci ha lasciato. Alex è stato fautore dell’ecologismo europeo, è stato costruttore di ponti tra culture, tra popoli, tra generazioni. Ora, i suoi insegnamenti devono rappresentare la bussola del nostro impegno, del nostro agire politico. Così, cerchiamo ogni giorno di difendere l’ambiente, la sanità pubblica, i diritti dei più deboli, per un Veneto più giusto e sostenibile, non inquinato. Quelle di Langer erano ‘utopie concrete’: espressione che unisce visione e pragmatismo. È quello che cerchiamo di fare come Europa Verde: tradurre le idee, i valori e le speranze in norme, in politiche pubbliche concrete. L’ecologia non è una moda, ma una vera e propria sfida culturale, economica e politica, che tocca i nostri stili di vita”.
“Tra le tante iniziative di Alexander Langer – ha aggiunto Zanoni - mi piace ricordare la sua proposta di istituire il Corpo civile europeo di pace, che purtroppo l’Unione europea non ha voluto accogliere”.


Marco Boato, nel suo intervento, ha ricordato che “Alexander Langer è stato intellettuale, umanista, ecologista, operatore di pace. Da sempre impegnato nel promuovere la convivenza interetnica e l’ecologia politica. Alex è stato un leader carismatico, ma aperto al dialogo e al confronto con tutti. Sosteneva la trasversalità della conversione ecologica, che doveva scaturire da un cambiamento interiore, a partire dagli stili di vita di ciascuno; che doveva essere socialmente desiderabile, non imposta ideologicamente. La pubblicazione ‘Tentativo di Decalogo’, del 1994, rappresenta una fedele fotografia del pensiero di Langer, il quale affermava l’importanza di essere mediatori, costruttori di ponti, saltatori di muri, esploratori di frontiere. Tra i diversi concetti sviluppati da Alexander Langer, voglio ricordare quello di ‘Eco Pax’: la causa della pace non può essere separata dalla causa dell’ecologia; quello di federalismo europeo: Alex era un europeista convinto. Eletto due volte al Parlamento europeo, Langer è stato sempre nominato co- presidente. Inoltre, è stato fautore delle ‘utopie concrete’ e del rapporto tra giustizia sociale e giustizia ambientale. Tra tutte le sue pubblicazioni, mi piace menzionare in particolare ‘Il viaggiatore leggero. Scritti 1961-1995’, a cura di Edi Rabini e Adriano Sofri, con introduzione di Goffredo Fofi, Edizioni Sellerio”.
Gianfranco Bettin ha esortato a “continuare a rimettere in circolo le parole di Alex Langer, una figura ancora attuale. Nei suoi testi, Alex ha saputo sviluppare una grande profondità ed efficacia di pensiero: parlare, a cavallo degli anni Ottanta e Novanta, di conversione ecologica, significava intraprendere un percorso politico non banale. Credo che la sua convinzione in base alla quale la conversione ecologica potesse avere successo solo se fosse stata socialmente desiderabile, vada oggi interpretata non in termini di eccessiva cautela da parte di Langer, di poca reattività; al contrario: Alex era, in ogni situazione, una persona proattiva e combattiva”.

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