Comunicato Stampa: CRV - Approvato il rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario 2024

Consiglio Veneto approva il rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario 2024

(Arv) Venezia 15 lug. 2025 -      Il Consiglio Veneto ha approvato oggi, con 37 voti favorevoli e 10 contrari, il rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario 2024 di cui al progetto di legge n. 326, di iniziativa della Giunta, illustrato in aula dalla consigliera Silvia Cestaro (Lega-LV), correlatore, la capogruppo del Partito Democratico Vanessa Camani.
Come ha ricordato la consigliera Cestaro nel corso della discussione generale, il rendiconto è lo strumento che consente al Consiglio di valutare l'attività dell’esecutivo nei dodici mesi precedenti attraverso il conto di bilancio (che dimostra i risultati finali della gestione sotto l’aspetto finanziario e dà informazioni di natura contabile), il conto economico (che evidenzia le componenti positive e negative della gestione di competenza) e lo stato patrimoniale (che rappresenta la consistenza del patrimonio al termine dell’esercizio), evidenziando il rispetto dei vincoli di finanza pubblica e una serie di elementi già ampiamente illustrati in maniera dettagliata nel corso delle diverse sedute delle commissioni consiliari, cui ha fatto seguito il giudizio di parifica della Corte dei conti dell’8 luglio scorso, sul quale la relatrice si è particolarmente soffermata. Tra le poste finali, è stato evidenziato il contenuto del capitolo dedicato ai progetti di investimento sul PNRR e sul PNC: al 31 dicembre 2024, la spesa complessiva impegnata ammonta a 1.354,6 milioni, quella pagata a 330,8 milioni, con la Regione del Veneto coinvolta nelle missioni Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo (impegnati 108,9 milioni, pagati 28,9), Rivoluzione verde e transizione ecologica (impegnati 248,5 milioni, pagati 88,4), Infrastrutture per mobilità e sostenibilità (impegnati 24,7 milioni, pagati 10,1), Inclusione e Coesione (impegnati 221 milioni, pagati 148,1), Salute (impegnati 741,8 milioni, pagati 55,1) e REPowerEU (impegnati 9,3 milioni). “Come sottolineato in sede di parificazione - ha ricordato la consigliera Cestaro - essendo la Regione del Veneto virtuosa sotto tutti gli aspetti, l’unica cosa che rimane da sottolineare sono i margini di miglioramento: tra questi sono stati, quindi, sottolineati l’attenzione al consumo del suolo, alle partecipate e ai conti della Pedemontana, senza demonizzarla e mettere in dubbio il piano economico-finanziario, ma sicuramente dando conferma che questa Regione non sta lasciando voragini”.
“Il consuntivo 2024 - ha dichiarato la capogruppo Camani nel corso della correlazione - va analizzato ricordando che si tratta del bilancio conclusivo di una stagione politica. I conti sono in ordine, la finanza pubblica tiene, ma questo è il segnale delle priorità che questa amministrazione ha espresso dal 2015 per recuperare il disavanzo accumulato negli anni precedenti: politiche di risparmio e tagli, in assenza di scelte politiche, con un risultato di amministrazione positivo per due miliardi di euro e l’avanzo di competenza pure positivo per quasi mezzo milione di euro, e questo in una fase in cui i bisogni delle persone esplodono anche in questa regione, e accantonamenti per centinaia di milioni di euro a fronte di temi non ancora risolti come quelli in legati alla sanità, ai conti della Superstrada Pedemontana Veneta e alla sostenibilità finanziaria dell’operazione legata alle Olimpiadi Milano-Cortina”.
Gli argomenti evidenziati nel corso della correlazione sono stati successivamente ripresi dal consigliere Arturo Lorenzoni (Gruppo misto - Veneto Vale), dalla vicepresidente della Prima commissione Chiara Luisetto (Pd) che ha sottolineato come i dibattiti sul bilancio e sul rendiconto negli ultimi anni siano stati caratterizzati “Dalla dicotomia tra l’Eccellenza descritta dalla Giunta e il ruolo di Cassandra riservato all’opposizione che preconizza sempre futuri foschi: porre dei dubbi, come sui temi delle liste d’attesa in sanità, non significa essere contro l’eccellenza, ma semplicemente constatare un dato di fatto, chiedendo il rafforzamento del sistema pubblico che risponda ai bisogni, riduca le liste e valorizzi i professionisti”, mentre il vicepresidente della Seconda commissione Jonatan Montanariello (Pd) ha posto l’accento “Sulla vita reale dei veneti che i conti in ordine non riescono a mostrare” e sulla necessità di “Restituire la voce agli ultimi, a quelli che le politiche di bilancio sembrano non mostrare, con particolare riguardo ai temi sanitari, trasportistici e infrastrutturali: il Veneto è una regione eccellente, ma non per tutti”, mentre la vicepresidente dell’assemblea Francesca Zottis (Pd) è intervenuta stigmatizzando in particolare l’assenza del presidente Luca Zaia dal dibattito. Sul tema degli investimenti nei diversi settori dell’economia, giudicata stagnante e non adeguatamente supportata, e della sanità, proponendo in quest’ultimo caso maggiori risorse a favore del comparto pubblico per smaltire le liste d’attesa, è intervenuta anche la capogruppo Elena Ostanel (il Veneto che Vogliamo). Il consigliere di Europa Verde Andrea Zanoni ha sottolineato aspetti come il dissesto idrogeologico che sta colpendo in questi giorni le zone dove si svolgeranno le Olimpiadi invernali, l’impatto ambientale ed economico delle opere connesse alla manifestazione sportiva, come ad esempio la pista da bob, le criticità legate all’operazione finanziaria e gestionale della Pedemontana, e i tagli agli enti locali con i conseguenti riflessi nell’erogazione dei servizi ai cittadini.
“Per quanto riguarda le spese sanitarie - ha appuntato il consigliere Marzio Favero (Lega-LV) - siamo di fronte a una dipendenza della Regione nei confronti dello Stato: i dati della Banca d’Italia dimostrano che la spesa sanitaria è cresciuta, la sanità pubblica sta guadagnando qualche punto, le liste d’attesa rappresentano un problema nazionale legato alla gestione della pandemia e al suo superamento. Quale sarebbe la soluzione dei nostri problemi? Non l’innalzamento delle imposte locali, ma il federalismo fiscale: il nostro vero nemico, sotto questo punto di vista, è lo stato centralista”.
Successivamente, è intervenuto l’assessore Manuela Lanzarin sui temi relativi alla sanità, sottolineando “A fronte di una serie di investimenti finanziari e rivolti al personale, la forte riduzione delle liste d’attesa, ferme restando alcune difficoltà per determinati e particolari settori: tutto è perfettibile, ma non appare corretto affermare che non funziona nulla o che tutto va male, a dispetto di una serie di rilevazioni da parte di soggetti istituzionali che certificano l’elevato livello di sanità erogato dal Veneto”. In chiusura, l’assessore Francesco Calzavara ha sottolineato che “La parifica espressa dalla Corte dei conti testimonia che la Regione del Veneto ha i conti in ordine, viene amministrata bene, è considerata affidabile anche dall’agenzia di rating Fitch e lascia in eredità, in vista della prossima legislatura, un bilancio senza pozzi avvelenati”.

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