Comunicato Stampa: Gino Cecchettin presenta a Grottaferrata il libro “Cara Giulia. Quello che ho imparato da mia figlia

Canalizzare il dolore per la perdita di una figlia in un’opera di sensibilizzazione della comunità sulla violenza di genere. È questa la missione di Gino Cecchettin, padre di Giulia,  che il 2 giugno 2025 ha presentato a Grottaferrata  il libro “Cara Giulia. Quello che ho imparato da mia figlia”.
L’evento, svoltosi nel piazzale antistante a Palazzo Consoli, è stato il quarto appuntamento della rassegna voluta dall’Amministrazione Di Bernardo, “BASTA…! Un anno di riflessioni contro la violenza di genere”. Il convegno, introdotto dal responsabile del Cerimoniale, Massimiliano Bianconcini, si è aperto e chiuso con due emozionanti esibizioni del violinista italo-americano di fama internazionale Bartolomeo Fortino. 


A moderare l’incontro la giornalista Alessandra Battaglia, che ha accompagnato Gino Cecchettin in un toccante viaggio tra ricordi e consapevolezza del presente, alla presenza di un folto e variegato pubblico di autorità, cittadini, e tanti giovani. A fare da sfondo, l’opera monumentale dell’artista Anna Izzo, fil rouge della rassegna annuale che il Comune di Grottaferrata ha voluto dedicare alle donne e alla lotta contro la violenza di genere. Sono intervenuti l’Assessora alle Pari Opportunità, Paola Franzoso, e il Sindaco Mirko Di Bernardo, ribadendo l’impegno costante dell’Amministrazione comunale nel sensibilizzare la comunità sul tema della violenza di genere.


Gino Cecchettin, spiegando di non sentirsi l’autore di un libro, ma semplicemente “un papà che vuole parlare di sua figlia”, ha donato al pubblico un racconto intimo e potente, ricordando - attraverso alcuni passi del libro - aneddoti della vita di Giulia, e tratteggiando il profilo di una giovane donna che, con la sua incontenibile spensieratezza e gioia di vivere,  “guariva le persone”. Il padre di Giulia ha sottolineato, nel corso dell’incontro, l’importanza di riuscire a “danzare sotto la pioggia”: darsi la possibilità di tornare ad essere felici nonostante la peggiore delle tragedie, la perdita di un figlio. E farlo non solo per Giulia, la cui vita è stata ingiustamente spezzata, ma anche per amore degli altri due figli, Elena e Davide, che hanno il diritto di tornare a vivere.

«L’incontro con Gino Cecchettin è stato la conferma che non si può più parlare della violenza contro le donne soltanto una volta l’anno, il 25 novembre, ma è dovere di tutti noi affrontare questo tema in maniera strutturata e continuativa. La prevenzione serve, ma non basta, e noi donne sappiamo che non sempre si fa in tempo a scappare. La risposta che, come Amministrazione comunale, abbiamo voluto dare, è l’avvio di un percorso di rivoluzione culturale, fatto di incontri e riflessioni rivolte a tutta la comunità, tramite il progetto “BASTA…!”. Il tema non ha colori politici. Serve un patto politico trasversale, per una una riforma intergenerazionale: i giovani ce lo chiedono, e ieri, la presenza di tante ragazze e ragazzi è stata un segnale importante», dichiara l’Assessora alle Pari Opportunità Paola Franzoso. 


«Abbiamo avuto l'onore di accogliere a Grottaferrata una persona che ha trasformato il dolore più disumano in un atto di profondo amore civile. Una voce che ha saputo rompere il silenzio, che ha saputo farsi ascoltare, portando alla luce – con dignità e forza – la necessità urgente di un cambiamento culturale. Il libro di Gino Cecchettin, “Cara Giulia. Quello che ho imparato da mia figlia”, è molto più di una lettera: è una testimonianza potente, un atto d’amore capace di trasformarsi in impegno civile, un invito forte a rivedere le nostre responsabilità, individuali e collettive. Ieri mattina, insieme, abbiamo visitato in forma privata la “Casa di Giulia”, casa di semiautonomia per donne vittime di violenza, inaugurata appena due settimane dopo l’orribile fatto. Quel luogo porta il nome di sua figlia e, ogni giorno, rappresenta speranza, protezione, rinascita. È stato un momento intimo, profondo, carico di significato. Siamo felici di aver accolto anche un caro amico della nostra città, il Sindaco di Vigonovo, Luca Martello, che ringrazio per la sua presenza. Un ringraziamento sentito va alla Presidente dell’associazione Ponte Donna, da anni impegnata con la nostra Amministrazione in azioni concrete e sistemiche per proteggere le donne, e all’Assessora alle Pari Opportunità, Paola Franzoso, promotrice instancabile della rassegna “BASTA…!”, che ha saputo trasformare l’impegno contro la violenza in un percorso culturale coraggioso, continuo, fatto di ascolto, formazione e cittadinanza attiva. Grazie, infine, a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo evento, ai membri dell’Amministrazione comunale, alle Forze dell’Ordine, e ai cittadini che vi hanno preso parte», dichiara il Sindaco Mirko Di Bernardo.

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