Ansa Press Release
Martedì 03 Giugno 2025
Comunicato Stampa: Zanoni (Europa Verde): “Superstrada Pedemontana Veneta, il buco aumenta sempre di più"
(Arv) Venezia 3 giu. 2025 - “È necessario prendere atto, anche alla luce della scarsa efficacia derivante dalla scontistica sui pedaggi voluta dal presidente Luca Zaia e dalla vicepresidente Elisa De Berti, che i conti relativi alla Superstrada Pedemontana Veneta sono sbagliati. Va aperto un nuovo tavolo di trattative con la concessionaria SIS per negoziare una quarta convenzione che tenga conto degli elementi emersi dal monitoraggio sul mese di aprile 2025, a un anno dall’apertura della SPV. Noi, nel frattempo, continueremo a monitorare la situazione”. Così, in sostanza, il consigliere regionale di Europa Verde Andrea Zanoni che stamattina ha illustrato, nella sala stampa di palazzo Ferro Fini, una serie di dati relativi ai flussi di traffico e all’entità dei pedaggi relativi alla Superstrada Pedemontana Veneta. “Il fallimento della mossa degli sconti, dimostratisi un flop - ha aggiunto il consigliere Zanoni - obbligherà a breve a trovare ulteriori 12,5 milioni di euro per coprire il buco relativo ai conti di questa infrastruttura, oltre ai 51,8 milioni di euro già previsti a bilancio per il 2025. Il dato di riferimento è quello relativo al mese di aprile, il primo con la scontistica a regime pieno, iniziata il 10 marzo scorso: se proiettiamo questi dati nel futuro - a fronte di un incremento del traffico non imponente, di entrate da pedaggi che hanno ricevuto un aumento pari a circa 700mila euro, di un canone concessorio annuo del valore medio di circa 300 milioni e di una media entrate annua stimata in 140 milioni di euro - il buco complessivo relativo alla SPV supererà, per i 39 anni della concessione, i 6 miliardi di euro. Zaia, sulla base di flussi di traffico inattendibili, rischia di passare alla storia come il presidente che lascerà il peggior conto in rosso al proprio successore. Solo pensando ai prossimi 12 milioni di euro, dove si taglierà per reperirli? Solo per fare un esempio legato alle infrastrutture, 309 sono state le domande presentate da comuni che hanno partecipato ai bandi regionali destinati alla sicurezza stradale, 301 sono stati giudicati finanziabili, ma solo 79 quelli effettivamente finanziati: restano fuori gli altri 222, il 74% del totale, per una cifra di poco superiore ai 56 milioni di euro, peraltro vicina al dato della perdita prevista a bilancio per la SPV”.
“Si tratta di numeri eloquenti - ha aggiunto il capogruppo di Europa Verde Renzo Masolo - che rappresentano il fallimento di un’intera era, quella di Zaia, un macigno politico ed economico che peserà per i prossimi decenni sulle spalle di tutti i veneti. In realtà, non è solo il fallimento di Zaia, ma anche della vicepresidente De Berti e di tutti i gruppi politici che hanno visto nella SPV l’infrastruttura del rilancio, mentre così non è, e la Regione rischia di pagare prezzi salatissimi, non solo quelli direttamente legati alla Pedemontana, ma anche quelli connessi a tutte le opportunità che rischiano di sfumare come gli investimenti sul trasporto pubblico locale o sulla mobilità sostenibile: un’opera, la SPV, fuori dalla realtà e contro gli interessi del Veneto”.
La responsabilità editoriale e i contenuti di cui al presente comunicato stampa sono a cura di CONSIGLIO REGIONALE VENETO
© RIPRODUZIONE RISERVATA