CRV - Approvato il Programma delle attività del Corecom Veneto per l’anno 2022

CRV - Approvato il Programma delle attività del Corecom Veneto per l’anno 2022

(Arv) Venezia 5 apr. 2022  - Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato oggi, con 37 voti favorevoli e 7 astensioni, la programmazione per l’anno 2022 delle attività del Corecom, il Comitato regionale per le Comunicazioni del Veneto, e la relativa previsione finanziaria, contenute nella Proposta di deliberazione amministrativa n. 27, relatore per l’Aula, la Consigliera Milena Cecchetto (Lega-LV), correlatore, la Vicepresidente della Prima commissione Vanessa Camani (Pd), Commissione che aveva già dato il proprio via libera al provvedimento nell’ottobre scorso.

La L. Reg. n. 18/2001, istitutiva del Corecom, definisce il Comitato (insediatosi da ultimo il 7 luglio scorso con durata fino al termine della legislatura, e formato da quattro membri e dal presidente - Marco Mazzoni Nicoletti - tutti di nomina consiliare) come l’organo di consulenza e di gestione della Regione e di controllo in materia di comunicazioni volto ad assicurare le necessarie funzioni di governo, di garanzia e di controllo in tema di comunicazioni. Come ricordato dalla Consigliera Cecchetto in fase di presentazione del provvedimento, il Corecom, affiancato dalla propria struttura amministrativa di supporto, svolge molteplici funzioni, proprie o delegate, stabilite da fonti normative nazionali e regionali di natura legislativa o regolamentare, o derivanti da deliberazioni dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, l’Agcom. Nel 2022 il Corecom intende portare a termine una serie di attività, tra le quali, in sintesi: una campagna di comunicazione istituzionale al fine di ampliare la conoscenza delle funzioni e dei servizi offerti; la prosecuzione delle attività di informazione e formazione per l’uso intelligente dei social media e per la tutela della reputazione digitale, in accordo con istituzioni, enti, associazioni (Polizia postale e delle comunicazioni, Ufficio Scolastico Regionale, istituti scolastici, università, ANCI, UPI ecc.); il monitoraggio sulle competenze attribuite alle Regioni in materia di telecomunicazioni, con particolare interesse ai rapporti con la concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo e con il sistema regionale delle emittenti radiofoniche e televisive; la prosecuzione dello studio di fattibilità sulla possibile estensione dell’attività di conciliazione, attualmente offerta dal Corecom nelle controversie tra utenti e operatori di comunicazioni elettroniche, anche agli altri servizi pubblici (ad esempio: energia elettrica, gas, servizio idrico integrato, asporto e smaltimento dei rifiuti urbani); la valorizzazione delle funzioni proprie attribuite al Comitato dalla normativa regionale, con riferimento anche a quella di consulenza agli organi della Regione del Veneto in materia di comunicazione istituzionale; la riproposizione per il Comitato del ruolo consultivo e propositivo in materia di sostegno al sistema radiotelevisivo ed editoriale locale e per la equa retribuzione della professione giornalistica, e il sostegno dell’inclusione sociale, la rimozione delle barriere alla comunicazione e il riconoscimento e la promozione della lingua dei segni italiana e della lingua dei segni italiana tattile; l’approfondimento del tema della propaganda elettorale effettuato mediante i socialnetwork: tale settore non è disciplinato da una normativa a carattere cogente, ma è comunque assistito da strumenti di soft law predisposti dall’Agcom per garantire il pluralismo e la correttezza dell’informazione sulle piattaforme digitali, con riferimento ai quali il Comitato fornirà un proprio contributo di riflessione e proposta.

Tra i dati già emersi nel corso dell’iter istruttorio in Commissione: dal 2011, il valore delle conciliazioni in Veneto è pari a circa 15 milioni di euro; il numero di istanze è in progressivo aumento, dalle iniziali 2mila alle quasi 9mila, per un valore, allo stato attuale, di circa 1,5 milioni di euro per l’anno in corso, e un valore medio di indennizzo di circa 955 euro).   Le risorse relative ai progetti realizzabili dal Corecom troveranno copertura nel bilancio di previsione 2022-2023-2024 del Consiglio regionale - al Programma 11 “Altri servizi generali” della Missione 1 “Servizi istituzionali, generali e di gestione”.

La Vicepresidente della Commissione Camani, dopo aver rilevato il ritardo con il quale lo strumento di programmazione per l’anno 2022 è arrivato in Aula, ha ricordato la particolare utilità del Corecom nelle funzioni di tutela dei cittadini e sulla vigilanza in materia di par condicio elettorale, sottolineando peraltro la necessità di aumentare l’attenzione in relazione ai temi del controllo e della vigilanza sui social network, aspetto sottolineato anche dal capogruppo del Partito Democratico Giacomo Possamai che ha annunciato il voto d’astensione in relazione al provvedimento, auspicando per il futuro e sollecitando in tal senso la Giunta regionale ad aumentare le risorse finanziarie e umane a disposizione del Comitato. Nel corso del dibattito è intervenuta anche la Capogruppo de il Veneto che Vogliamo Elena Ostanel che ha auspicato per il Corecom un maggiore controllo, sempre sui social media, del cd. hate speech, termine che indica le offese fondate su orientamenti e discriminazioni di tipo razziale, etnico, religioso, di genere o di orientamento sessuale, o di disabilità, ai danni di persone o gruppi, già oggetto peraltro di una specifica delibera di Agcom, la n. 157/2019.

 

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