CRV - Più fondi per legge tutela minoranze cimbra, ladina e friulana

(Arv) Venezia 22 set. 2021 –      È pronta per affrontare l’ultimo esame dell’aula consiliare la proposta di legge a tutela delle minoranze cimbra, ladina e friulana del Veneto. La commissione Cultura del Consiglio veneto ha infatti licenziato, a maggioranza e senza voti contrari, il testo di legge che impegna la Regione a tutelare, promuovere e valorizzare l’uso del ladino, del cimbro, del friulano nelle rispettive comunità etniche e linguistiche, aggiornando la precedente normativa risalente al 1994. La futura legge garantirà la facoltà di usare le lingue minoritarie nelle sedi istituzionali e ne favorirà “il ripristino, sempre associato alla lingua italiana, nelle prassi degli enti locali”. Va ricordato che sono tre le isole linguistiche presenti nel territorio regionale: i cimbri, appartenenti al ceppo linguistico germanico attivo in Lessinia e nel Cansiglio, i ladini nell’area cadorina, e le comunità che parlano il friulano nel territorio portogruarese compreso tra Livenza e Tagliamento.

La commissione ha aumentato a 120 mila euro (20 mila in più rispetto a quelli inizialmente previsti) il fondo annuale per valorizzare le minoranze e tutelarne il patrimonio linguistico. Il testo licenziato dalla commissione conferma che a coordinare i programmi e finanziamenti per la comunità ladina sarà la provincia di Belluno, che in base allo Statuto regionale e alla legge sull’autonomia bellunese provvederà a sostenere la Federazione delle associazioni ladine dell’area dolomitica. Per le minoranze cimbra e friulana sarà invece la Regione a gestire i finanziamenti ai rispettivi organismi di rappresentanza, in accordo con gli enti locali. La Regione Veneto sosterrà enti ed organismi che promuoveranno la ricerca storica e linguistica sulle comunità ladine, cimbre e friulane, la pubblicazione di studi, ricerche e documenti, i corsi di cultura locale, la valorizzazione delle lingue minoritarie nelle scuole, nell’editoria e nei mass media, iniziative didattiche per l’apprendimento di tali lingue, la creazione e la valorizzazione di musei locali e di istituti culturali, servizi di traduzione e di ricerca lessicografica, l'organizzazione di manifestazioni su usi, costumi e tradizioni, la valorizzazione della toponomastica, gemellaggi anche transfrontalieri tra comuni o altri enti locali sulle aree di insediamento dei rispettivi gruppi linguistici.

Inoltre, è previsto uno stanziamento straordinario in conto capitale di 50 mila euro, da erogare solo per quest’anno alla Provincia di Belluno, impegnatasi ad acquistare e a rendere di nuovo fruibile il patrimonio librario dell’istituto Ladin de la Dolomities di Borca di Cadore.

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