CRV - Terza età: primo sì in commissione a piano triennale per l’invecchiamento attivo

(Arv) Venezia 9 sett. 2021 – Investire sulla salute, il benessere sociale e la partecipazione attiva degli over 65 per ritardare l’invecchiamento e valorizzare il contributo e le competenze che terza e quartà età della vita possono dare alla comunità veneta: è questo l’obiettivo del piano triennale per l’invecchiamento attivo discusso e approvato all’unanimità dalla commissione Sanità e sociale del Consiglio veneto, presente l’assessore regionale alla Sanità. Il piano, elaborato dalla Giunta e che arriverà presto all’esame dell’aula consiliare, dà attuazione alla legge regionale 23 del 2017 per promuovere l’invecchiamento attivo ed è finanziato con un milione di euro l’anno. Il piano 2021-23 si rivolge ai 1.142.756 veneti con più di 65 anni, che rappresentano il 23,3 per cento della popolazione e che in gran parte, 7 su 10, godono di buona salute, vivono in autonomia e sono depositari di competenze, saperi, interessi e relazioni. Tre le linee guida per i bandi che dovranno essere aperti entro l’anno: il mantenimento di una vita autonoma e in salute; la partecipazione attiva alla comunità; la formazione continua.

Con il primo piano per l’invecchiamento attivo la Regione Veneto ha investito 4 milioni e 136.838 euro tra il 2018 e il 2020, finanziando 142 progetti nel territorio (96 nel 2018, 28 nel 2019 e 18 nel 2020) di attività fisica, promozione della salute, cittadinanza attiva, educazione permanente, formazione e alfabetizzazione digitale, volontariato di vicinato e valorizzazione delle competenze sociali e professionali degli anziani. Complessivamente, nonostante il rallentamento imposto dall’emergenza Covid, i progetti promossi e realizzati da Comuni, Ipab, terzo settore, Ulss, università, singoli soggetti hanno coinvolto circa 20 mila anziani nel territorio regionale.

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