UILPA: portale 'LaTuaPA', quello che non va è la classe politica. Lettera al Ministro Zangrillo

Egregio Sig. Ministro,

sul sito del suo ministero è stato pubblicato un comunicato così intitolato: Online LaTuaPA, portale per segnalare “quello che non va” nelle pubbliche amministrazioni.

I segnalatori saranno ovviamente i cittadini-utenti dei servizi pubblici. E altrettanto ovviamente avranno mille motivi per lamentare disfunzioni e disservizi. Dunque, sotto questo punto di vista il portale ci dirà quel che già sappiamo e che il sindacato denuncia da anni a una politica completamente sorda.

A correggere le disfunzioni dovrebbe intervenire l’Ispettorato per la funzione pubblica. Il quale, per esempio, con un colpo di bacchetta magica ridurrà le file nei pronto soccorso degli ospedali italiani, assegnerà le cattedre scoperte in tutte le scuole, smaltirà gli arretrati degli uffici giudiziari, smaschererà tutte le violazioni sulla sicurezza del lavoro, effettuerà in tempo reale i pagamenti dei servizi alla P.A., realizzerà tutti i progetti del PNRR ecc. Sappiamo che così non sarà.

E allora qual è la funzione reale del portale LaTuaPA? Abbiamo diverse opzioni: 1) Nessuna funzione: LaTuaPA sarà ennesimo inutile carrozzone che al posto dei tradizionali faldoni userà i bit. 2) Alimentare la campagna stampa in atto da decenni per denigrare i lavoratori pubblici. 3) Screditare il ruolo dello Stato attraverso la delegittimazione dei servizi che offre ai cittadini. 4) Sulla base dei punti 2 e 3 avviare l’ennesimo programma di privatizzazioni.

Sig. Ministro, lei e il suo governo avete recentemente tagliato i fondi ai ministeri per circa un miliardo e mezzo. Pensa che i servizi delle singole amministrazioni funzioneranno meglio o peggio dopo questi tagli? Lei si presenta come un manager dunque la risposta la conosce da solo.

Il suo dovere sarebbe stato quello di impedire questi tagli. Invece cosa fa? Appoggia un’operazione come quella del portale LaTuaPA mettendo gli impiegati che si trovano in prima linea contro gli utenti. Ma se un servizio non funziona perché i suoi colleghi politici hanno svuotato gli organici e ridotto all’osso le risorse di chi è la responsabilità? Dell’impiegato? Dell’amministrazione? O di voi politici che per incompetenza e per la folle ideologia neoliberista state facendo a pezzi le amministrazioni pubbliche?

Giustamente nel comunicato pubblicato sul sito del suo ministero “quello che non va” è stato messo tra virgolette e come noto le virgolette assegnano alle parole tra esse contenute qualsiasi significato. Per esempio, dal punto di vista di tantissimi lavoratori pubblici, tra cui mi annovero, quello che non va nella pubblica amministrazione è l’ingerenza dei politici, i raccomandati dei politici che diventano dirigenti, gli amici dei politici che fanno i consulenti esterni, i lobbisti a cui i politici stendono tappeti rossi, i privati a cui i politici aprono la borsa delle amministrazioni, la totale mancanza di una visione della Pubblica amministrazione, i tagli continui di personale e di risorse. Ecco cosa è che non va nella macchina dello Stato che da circa tre decenni la politica va sabotando giorno dopo giorno. E più passa il tempo, più sembra che la schiera dei sabotatori non accenni a ridursi.

Buon Natale.

Sandro Colombi, Segretario generale UIL Pubblica Amministrazione

Roma, 23 dicembre 2022

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