All'asta l'anello di Sharon Tate
Lo portava la sera del massacro

Le aste di oggetti appartenuti a personaggi famosi non conoscono limiti. Così finirà all'incanto anche l'anello che la moglie del regista Roman Polanski aveva al dito quando fu massacrata, nonostante fosse incinta, dal gruppo degli adepti alla setta di Charles Manson

Non cala la febbre da feticcio, soprattutto se riguarda personaggi famosi o protagonisti delle cronache - magari  "nere" - mondiali.
Sarà così venduto all'asta l'anello di fidanzamento che Roman Polanski regalò alla moglie Sharon Tate. Non si tratta semplicemente della vendita di un gioiello appartenuto a una promettente attrice americana, ma l'oggetto è anche il triste ricordo di uno degli omicidi più macabri della storia di Hollywood.

Pete Siegel, il proprietario della casa d'aste newyorkese "Gotta have it!" che tratterà l'anello, sostiene che l'attrice lo indossava quando rimase vittima del pluriomicidio organizzato dal criminale Charles Manson, famoso per l'efferatezza degli omicidi da lui commissionati.

Tate, incinta di otto mesi, fu colpita dalle 16 pugnalate che la uccisero a soli 26 anni mentre si trovava nella villa di Berverly Hills in cui abitava con Polansky, che all'epoca del delitto si trovava a Londra dove aveva appena finito di girare "Rosemary's Baby".
Quella sera erano sui ospiti Jay Sebring, parrucchiere dell'attrice, Abigail Folger, figlia dell'imprenditore del caffè "Folger", il suo fidanzato Wojiciech Frykowski, tutti rimasti vittime dei sicari.

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