Autunno record per il caldo
Il quarto negli ultimi 200 anni

Niente neve neppure sulle piste da sci e una piovosità ridotta del 16% rispetto alla media stagionale - Temperature superiori di 1,33 rispetto al periodo 1971-2000

ROMA La preoccupante siccità con la mancanza di neve che hanno colpito straordinariamente nella stagione della pioggia interi territori sono gli effetti di un autunno che si classifica al quarto posto tra i più caldi degli ultimi due secoli, che è stato accompagnato anche da una ridotta piovosità con il 16% di precipitazioni in meno.

È l'allarme lanciato dalla Coldiretti sul mancato accumulo di scorte idriche sulla base delle rilevazioni dell'Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima del Consiglio nazionale delle Ricerche di Bologna (Isac-Cnr), dai quali emerge anche che le temperature medie autunnali sono state superiori di 1,33 gradi rispetto alla media di riferimento del periodo 1971-2000.

Gli effetti concreti dei cambiamenti climatici al centro della conferenza mondiale di Durban in Sudafrica in Italia si sono fatti sentire con un autunno anomalo che nei boschi ha provocato il crollo della presenza di funghi e tartufi che necessitano di acqua per crescere mentre nelle campagne si è verificato un calo nei raccolti di olive da olio (-5%) e uva da vino con una vendemmia di qualità ma al minimo storico di 42 milioni di ettolitri, oltre il 13% in meno rispetto allo scorso anno.

Nell'immediato a preoccupare è però, oltre alla mancanza di neve in montagna sulle piste da sci che rischia di compromettere la stagione turistica, anche l'assenza di precipitazioni in molti territori dove si fa i conti con una straordinaria siccità autunnale.

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