
Società e Costume
Domenica 14 Agosto 2011
Crisi anche per la letteratura
Chiude la casa-museo di Poe
Rischia la serrata la storica dimora del "papà" del noir: il Comune di Baltimora non pagherà più i fondi per tenere aperto il luogo di culto degli appassionati dello scrittore americano. E' così partita una raccolta internazionale di firme per tutelare questo simbolo della memoria letteraria
BALTIMORA - Per quattro anni è stata la piccola casa di Edgar Allan Poe (1809-1849) a Baltimora, poi un museo che ora in tempi di crisi, rischia di chiudere i battenti.
Un vecchio salone, due piccole camere al primo piano, una mansarda e una scala dove passare in due è un'impresa. Una casa modesta, Poe non navigava al tempo in ottime acqua. Negli anni'30 questa casa difficile da trovare e fuori dal centro, ha ospitato il poeta noir, la tata, la nonna e la cugina Virginia, sua futura moglie.
Poi la città ne ha fatto un museo da 5000 visitatori all'anno, non moltissimi ma veri appassionati. L'amministrazione cittadina che gestisce il museo, da tempo alle prese con problemi di cassa, negli ultimi due anni ha tagliato il contributo da 85mila dollari. Una condanna per il piccolo museo a pochi passi da dove è sepolto lo scrittore.
"Siamo aperti e possiamo di restarlo fino al 2012, dopo non lo so", commenta il custode Jeff Jerome, mentre la cittadinanza promette battaglia lanciando una petizione internazionale che ha già raccolto 5.900 firme.
L'anno prossimo uscirà al cinema il film "The raven" con John Cusak proprio nei panni di quello che da molti è considerato l'inventore del romanzo poliziesco.
I difensori del piccolo museo sperano che sia di buon auspicio. E di poter trascinare l'attore Usa nella loro battaglia per mantenere in vita la piccola casa di Poe.
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