Il giocatore problematico?
È onnivoro, dicono gli esperti

Nel 78 per cento dei casi si tratta di uomini che non scelgono un solo gioco, ma sono fortemente predisposti verso più prodotti: il dato della ricerca sulle ludopatie

ROMA Il giocatore problematico è onnivoro, ovvero non sceglie un solo gioco, ma è fortemente predisposto verso piu' prodotti. Nel 78 per cento dei casi si tratta di uomini, il 18 per cento vive da solo, è meno in grado di altri di gestire denaro e molto più esposto ai rischi di indebitamento. Ha iniziato a giocare all'età di 24 anni, ha avuto genitori che a loro volta hanno avuto problemi di gioco (31 per cento) ed è spinto a giocare da motivi simbolici, economici o edonistici. Infine, nutre convinzioni errate rispetto al gioco e una consistente propensione al rischio.
È il profilo che ha tracciato il professor Claudio Barbaranelli nel corso della presentazione della ricerca sulle ludopatie commissionata da Aams e Lottomatica. Caratteristiche più accentuate per il ludopate che gioca online: si tratta di persone che hanno ancor meno autocontrollo. Si collegano a Internet con la stessa frequenza del giocatore non problematico, ma utilizzano la rete principalmente per ragioni finalizzate al gioco. Maggiore la percentuale di giocatori che hanno almeno un genitore che soffre o ha sofferto di ludopatie (il 52 per cento).

© RIPRODUZIONE RISERVATA